Anche quest’anno, il 14 giugno, si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue e l’Asp di Siracusa, attraverso l’UOC di Coordinamento della Medicina Trasfusionale diretta da Dario Genovese, aderisce alla Giornata richiamando l’attenzione pubblica sul diritto di ricevere le terapie trasfusionali salvavita e sul dovere di donare il sangue e gli emocomponenti, riproponendo il tema della donazione volontaria, etica, spontanea, non remunerata, periodica, responsabile.
Obiettivo della Campagna è, inoltre, sensibilizzare soprattutto i giovani alla donazione del sangue per rendere possibile il ricambio generazionale tra i volontari. La donazione può essere fatta nei numerosi centri e punti di raccolta attivi nei diversi comuni della provincia di Siracusa.
Con l’inizio della stagione estiva, durante la quale, storicamente, si registra da un lato la flessione delle donazioni e dall’altro un aumento dei consumi soprattutto legati all’incremento degli eventi traumatici, si ripresenta la necessità di intensificare i messaggi di comunicazione sociale.
Con una lettera indirizzata a tutti i sindaci della provincia a firma del commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra e del coordinatore della Medicina Trasfusionale Dario Genovese, nel riconoscere e apprezzare la loro sensibilità riguardo alla tutela della salute e del benessere dei concittadini, la Direzione aziendale esorta i sindaci a continuare a fornire il loro prezioso contributo rivolgendo a tutti i cittadini l’invito alla donazione del sangue e del plasma e sostenendo l’attività delle associazioni dei donatori e delle Unità e Punti di raccolta presenti in ogni Comune.
“La giornata mondiale – dichiara il commissario straordinario Salvatore Lucio Ficarra – vuole essere l’occasione per esprimere gratitudine verso coloro che già donano il sangue e per incoraggiare quante più persone a diventare nuovi donatori stimolando le persone in buona salute a donare il sangue con regolare periodicità, per assicurare elevati livelli di qualità della vita dei pazienti che vivono grazie alle trasfusioni e contribuire all’autosufficienza degli emocomponenti e dei farmaci plasma derivati”.
“Grazie alla sensibilità ed alla generosità dei nostri concittadini ed alla presenza delle associazioni dei donatori in tutti i Comuni della nostra provincia – dichiara il direttore sanitario Salvatore Madonia – si è stati in grado di incrementare progressivamente e mantenere negli anni il ricambio generazionale dei donatori. Oggi, per il fenomeno della denatalità e del progressivo invecchiamento della popolazione si corre il rischio, concreto, di registrare una brusca flessione del numero dei donatori e la conseguente carenza di emocomponenti. E’ necessario intensificare il messaggio rivolto alle nuove generazioni, responsabilizzandole nei riguarda delle cure e dell’assistenza ai propri cari ed a quanti richiedono l’aiuto trasfusionale”.
Nel 2022 l’Unità Operativa Complessa di Coordinamento dell’Asp di Siracusa ha assegnato alle persone assistite, complessivamente, 15.970 sacche di globuli rossi concentrati così suddivise nei presidi ospedalieri: 1.377 nel presidio ospedaliero Muscatello di Augusta; 2.633 negli ospedali riuniti Avola-Noto; 2.751 in quello di Lentini e ben 9.209 nell’ambito degli ospedali Umberto I e Rizza di Siracusa.
Le persone che hanno beneficiato delle terapie trasfusionali sono state 3.190, tra le quali 160 talassemiche, afferenti ai Servizi di Talassemia di Siracusa e di Lentini, periodicamente trasfuse con concentrati di globuli rossi.
“La realtà trasfusionale provinciale – dichiara il direttore della Struttura Trasfusionale Dario Genovese – grazie alla generosità dei donatori volontari associati, fornisce un contributo importante all’autosufficienza regionale per emocomponenti ed ha sostenuto le cure trasfusionali dei cittadini della provincia di Siracusa ricoverati presso altre aziende sanitarie regionali. Con la raccolta e produzione del plasma, oltre a garantire le trasfusioni di plasma fresco congelato, si è potuto destinare all’industria farmaceutica oltre 5.000 kg di plasma per la produzione dei farmaci plasmaderivati, quali l’albumina, le immunoglobuline ed i fattori della coagulazione, tanto da garantire il pieno soddisfacimento delle richieste di tutti gli ospedali aziendali, evitando il ricorso all’approvvigionamento dal mercato farmaceutico, con conseguente risparmio economico, oltre al valore della donazione etica. Sino ad oggi abbiamo potuto contare su un sufficiente numero di donatori che hanno reso possibile, con la loro periodica donazione, di ottenere bastevoli unità di emocomponenti. Oggi è necessario che si avvicinino alla donazione ancora di più i giovani per consentire il ricambio generazionale dei volontari”.
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