Floridia custodisce un tesoro nascosto sotto la Chiesa del Giardinello: un antico sistema idraulico che affonda le sue radici nella straordinaria tecnologia dei qanat.
Questi acquedotti sotterranei, introdotti dai persiani oltre tremila anni fa e perfezionati dagli arabi, rappresentano uno degli esempi più geniali di trasporto idrico mai realizzati. Progettati per minimizzare l’evaporazione, i qanat garantivano l’approvvigionamento idrico anche in regioni aride, rendendoli fondamentali per lo sviluppo delle comunità.
Cos’è un qanat?
I qanat sono gallerie sotterranee che trasportano l’acqua da una falda acquifera alla superficie attraverso un sistema di pozzi verticali. La loro costruzione richiedeva grande precisione: ogni inclinazione era calcolata per assicurare il flusso continuo dell’acqua, evitando sia erosioni che accumuli di detriti. Quest’opera ingegneristica era realizzata dai muqannī, artigiani esperti che tramandavano quest’arte di generazione in generazione.
I qanat in Sicilia
In Sicilia, i qanat risalgono principalmente all’epoca islamica e normanna, quando furono introdotte importanti innovazioni idrauliche. Tra gli esempi più noti figurano quelli di Palermo, ma anche Floridia, nel siracusano, conserva tracce di questo straordinario sistema, forse addirittura precedenti alla dominazione araba, risalenti all’epoca romana.
Il qanat del Giardinello
A Floridia, il qanat del Giardinello si intreccia con la storia del torrente Cifalino, che scorre sotto la Chiesa del Giardinello prima di disperdersi nella pianura siracusana. L’area, un tempo dominata da un castello feudale della famiglia Bonanno Colonna, si caratterizza per la presenza di sorgenti naturali alimentate da un particolare substrato geologico: uno strato di calcarenite permeabile sovrapposto a una base argillosa impermeabile, che funge da serbatoio naturale.
In passato, questa conformazione geologica rendeva l’acqua potabile e disponibile per la comunità grazie a un sistema di cunicoli sotterranei progettati secondo i principi idraulici tipici dei qanat. Gli arabi sfruttarono sapientemente queste risorse, assicurando la sopravvivenza delle popolazioni locali.
Un’opportunità per il futuro
Attualmente, l’area intorno alla Chiesa del Giardinello è al centro di un importante progetto di riqualificazione. I lavori per il Parco del Giardinello non solo trasformeranno la zona in uno spazio pubblico moderno e multifunzionale, ma offriranno anche l’occasione di valorizzare il patrimonio storico e idraulico della zona.
Il torrente Cifalino, in condizioni meteorologiche favorevoli, continua a mostrare volumi d’acqua significativi, rappresentando una risorsa preziosa sia dal punto di vista archeologico che idrogeologico. La realizzazione del parco potrebbe dunque rivelarsi cruciale non solo per la tutela di questa eredità culturale, ma anche per raccontare una storia antica che intreccia ingegneria, innovazione e sostenibilità.
Un Museo dell’Acqua per Floridia
Un’ulteriore proposta che potrebbe arricchire e dare valore turistico all’area è la creazione di un Museo dell’Acqua nei pressi della Chiesa del Giardinello. Questo spazio culturale permetterebbe di esporre la storia e la tecnologia dei qanat, oltre a offrire approfondimenti sul patrimonio idraulico e archeologico del territorio.
Il museo potrebbe includere percorsi interattivi, modelli ricostruttivi dei qanat e delle tecniche idrauliche utilizzate nei secoli, e installazioni multimediali che raccontano l’importanza dell’acqua nella storia di Floridia e della Sicilia. Inoltre, visite guidate alla rete sotterranea del qanat del Giardinello, laddove possibile, renderebbero l’esperienza unica nel suo genere.
L’istituzione di un museo non solo valorizzerebbe l’identità storica di Floridia, ma contribuirebbe anche a creare una nuova economia basata sul turismo culturale e sostenibile. Sarebbe un’opportunità per attirare visitatori, studiosi e appassionati di archeologia, generando benefici economici per l’intera comunità e nuove possibilità di occupazione.
Un tesoro nascosto che, grazie al Parco e a un possibile Museo dell’Acqua, potrebbe finalmente emergere e restituire a Floridia il ruolo di protagonista nella valorizzazione delle antiche tradizioni idrauliche.
di Paolo Brianti
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