Affrontare consapevolmente i problemi legati all’ipertensione e mantenere uno stile di vita sano, che, grazie alla prevenzione, può contribuire in maniera determinante al raggiungimento del benessere e ad uno stato di salute ottimale. Sono i temi che hanno caratterizzato la conferenza intitolata “L’ipertensione arteriosa, un killer silenzioso” svoltasi venerdì sera a Canicattini Bagni davanti a centinaia di persone. Organizzato dal Friend’s club, l’evento è andato in scena nei locali dell’aula consiliare ed ha visto gli interventi del primo cittadino canicattinese Paolo Amenta, del cardiologo Giovanni Mazzaglia e del presidente dell’associazione organizzatrice, Roberto Monteforte.
L’accento, nel corso del dibattito che ha anche visto diversi interventi da parte del pubblico presente in sala, è stato posto sull’importanza dei controlli periodici da effettuare a partite dai 30 anni, in considerazione del fatto che si tratta di una patologia spesso silente, e che, nel tempo, se trascurata, può diventare pericolosa dando vita a gravi conseguenze. Tante, del resto, sono le cause che possono portare all’ipertensione, come, su tutte, l’eccessivo utilizzo di sale da cucina ed uno stile di vita sedentario caratterizzato dalla mancanza di attività fisica.
“Oltre il 50 percento della popolazione in Italia – ha spiegato il medico canicatttinese Mazzaglia fornendo vari dati sulla malattia e parlando dei recenti orientamenti per contrastarla — non conosce l’ipertensione e spesso non sa di esserne affetto. Pochi, del resto, sono quelli che si preoccupano del controllo periodico della pressione arteriosa e dei relativi valori, – ha aggiunto – ma tante sono le patologie che possono svilupparsi parallelamente a tale condizione, causando, ad esempio, obesità, insufficienza renale, colesterolo ed altre patologie come infarti ed ictus”.
Per evitare quindi di andare incontro a tali problematiche e mantenere dei valori adeguati della pressione arteriosa occorre, com’è stato più volte ribadito nel corso della conferenza, evitare i cibi processati ricchi di zuccheri e di sale (il cui quantitativo massimo consigliato dalle linee guida del ministero della Sanità è di 5 grammi al giorno), ricordando che proprio queat’ultimo è presente in quasi tutti gli alimenti e che anche consumando cibi “comuni” come pane, biscotti o yogurt, si contribuisce al superamento delle soglie indicate.
”La nostra associazione mira a promuovere e dar rilievo non soltanto ad iniziative come viaggi o eventi di carattere ricreativo ma anche e a momenti come questo, che servono a sensibilizzare i soci e i cittadini su tematiche importanti e di grande intesse sociale e culturale”, ha tenuto a sottolineare Roberto Monteforte, il presidente del Friend’s club di via XX Settembre, nel corso dell’ incontro.
A porre l’attenzione sull’argomento ipetensione in riferimento alla sanità in generale è stato, invece, il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta, il quale ha parlato dei problemi legati ad una mancanza di medici e di personale sanitario senza precedenti. Elemento, questo, che condiziona negativamente le strutture malgrado la recente esperienza maturata durante il Covid.
Marco Petrolito
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