“La Riforma Cartabia ha messo molte istituzioni giudiziarie di fronte alla necessità di fornirsi di strumenti adeguati per procedere alla registrazione dei colloqui con detenuti o fermati. La Fondazione Siracusa è Giustizia è, quindi, intervenuta tempestivamente per colmare questa lacuna, almeno parziale, del Tribunale e della Procura di Siracusa e, su richiesta di questi stessi Enti, ha fatto realizzare uno strumento che per adesso, per quello che sappiamo, è unico in Italia e che consentirà una registrazione, audio e video, anche mobile, in tutti i posti in cui avviene il fermo, comprese le carceri o le caserme dei carabinieri o i posti di polizia”.Con questa dichiarazione il Presidente della Fondazione Siracusa è Giustizia, l’avv. Ezechia Paolo Reale, ha il piacere di comunicare che la consegna del Sistema Confessor avverrà domani mattina, 29 settembre alle 12, nella Sala Biblioteca del quarto piano del Tribunale di Siracusa. Presenti il Procuratore della Repubblica, Sabrina Gambino, la Presidente del Tribunale, Dorotea Quartararo. Tra coloro che hanno affiancato in ogni fase operativa la Fondazione, Carlo Enea Parodi e Federico Maida. Presenti alla cerimonia di domani anche vari componenti del CdA della Fondazione Siracusa è Giustizia, come l’avvocato Antonio Randazzo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, il membro del CNA di Siracusa, Pippo Gianninoto, Stefania Mangiafico del Siracusa International Institute ed il Segretario Generale della Fondazione, Loredana Faraci. Il consulente della Fondazione, Umberto Guidi, ha incaricato lo Studio di Indagini Digitali Forensi, nello specifico Salvatore Ricco Galluzzo come consulente tecnico ed ideatore del sistema. Si tratta di un macchinario mobile, sottoforma di valigetta, che prevede un sistema sofisticato ma al tempo stesso semplice e che verrà esposto domani stesso durante la consegna. Si tratta della seconda donazione al Tribunale di Siracusa, a distanza di poco tempo, che porta la firma della Fondazione Siracusa è Giustizia. Infatti, nel mese di gennaio del 2022 già la Fondazione si è occupata, sempre su richiesta dell’Ente, della ristrutturazione della stanza protetta dei minori, sita al secondo piano del Tribunale, con un nuovo sistema audio e video per l’attività di ascolto, garantendo tutti i livelli di sicurezza e privacy, oltre che di protezione, dei minori.
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