5 Febbraio 2025

Libri, Marzamemi book Fest nella Rete dei festival delle “Città tardo barocche del Val di Noto” 

di Sebastiano Diamante 

Il Marzamemi book fest farà parte della Rete dei festival delle “Città tardo barocche del Val di Noto”. L’idea di mettere assieme i festival culturali più importanti della Sicilia orientale nasce nel cuore del Distretto turistico del sudest, diretto da Paolo Patanè, costituito da otto comuni – Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli e che comprende pure i centri dell’area vasta del sudest. 

Marzamemi Book Fest, ideato da Barbara Fronterrè e diretto da Sabina Minardi, giornalista e scrittrice, capo della Cultura de L’Espresso, è organizzato dall’associazione “Un paese ci vuole”, presieduta da Rosita Pignanelli. Quest’anno, ad ottobre, si svolgerà la quinta edizione. 

Fanno parte della Rete, oltre al Marzamemi book fest, anche i festival Sikelia e Bosco Colto di Caltagirone, il Catania Book Festival, il Mast Fest di Scicli, e molti altri hanno preannunciato la volontà di entrare a farne parte. La rete sarà coordinato da Simone Dei Pieri, direttore del Catania Book Festival.

«In tempi brevi – informa Dei Pieri –  coinvolgeremo tutte le realtà del territorio che possano dare il loro contributo e rendersi co-protagoniste dell’iniziativa. L’idea base è quella di far conoscere ciò che si fa in quest’area ed entrare in contatto con migliaia di persone. Lavoriamo a un calendario comune, che sarà portato nelle varie fiere internazionali e che contribuirà a dare una veste istituzionale a tanti eventi che già connotano le comunità di questo sito Unesco».

«Con la Rete dei Festival – dichiara il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, presidente dell’Unità operativa Unesco – intendiamo assicurare l’armonia dei calendari delle diverse manifestazioni e la loro reciproca promozione nelle diverse città, generando pure una massa critica che concorra ad attrarre finanziamenti sul territorio. Puntiamo inoltre a costruire una comunicazione, anche su scala nazionale e internazionale, che aiuti ad attrarre viaggiatori nelle comunità del Val di Noto». 

Il prossimo passo è la realizzazione del format “Val di Noto Lab – Officine di Cultura”, finalizzato alla valorizzazione dei patrimoni immateriali.

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