Di lui ci sono poche notizie ma la Storia ce lo consegna quale inventore della ginnastica medica. Il suo nome è Erodico e nacque a Lentini, in provincia di Siracusa, nel tempo dell’ottantottesima Olimpiade, dunque nell’anno 427 a. C. Ne dà notizia l’abate Pasquale Panvini di Santa Caterina Villarmosa, nel nisseno, in una pagina conservata da Giuseppe Emanuele Ortolani nella sua Biografia degli uomini illustri della Sicilia. Qui si prende spunto da Platone, che riconobbe in Erodico il fratello del famoso Gorgia di Lentini, medico celebrato in uno dei rinomati Ginnasi di Atene, dove insegnava le sue originali dottrine. Pensate che fra i suoi discepoli si annoverano Ippocrate, padre fondatore della Medicina e, tra i filosofi, perfino Socrate.
Dice di lui l’abate Panvini: “La Medicina in tutti i tempi ha riconosciuto Erodico per primo autore della ginnastica adoperata come un valevolissimo mezzo per prevenire e curare un gran numero d’infermità”. Di fatto prima del dottor Erodico era diffusa la ginnastica atletica e militare, che veniva praticata per rinvigorire le capacità fisiche degli uomini in caso di guerre. Certi esercizi del corpo erano contemplati dagli antichi Persiani e sono anche presenti nell’Iliade e nell’Odissea con riferimento ai giochi olimpici, ma riguardo alla cosiddetta “ginnastica medica, regolata con metodo nella cura delle varie malattie, non si era sino allora conosciuto niuno stabilimento”. Quindi non era per nulla considerata, ecco il motivo per cui Erodico va stimato come un vero pioniere.
A quanto pare essendo precettore in uno dei Ginnasi ateniesi, ebbe l’opportunità di osservare varie costituzioni fisiche, varie malattie, gli esercizi che venivano svolti e i vantaggi ad essi associati, tra i quali rinvigorimento e maggiore salute. Inoltre, a detta di Platone, il medico lentinese, che non godeva di una corporatura particolarmente forte, era affetto da una malattia cronica di cui non era riuscito a trovare la cura ma solo qualche giovamento proprio grazie ad alcuni esercizi fisici. Gli esperimenti sui suoi malesseri gli diedero l’opportunità di utilizzarne gli assunti per un metodo curativo che rivolse ai pazienti per tutta la vita.
Le opere di Erodico sono ad oggi perdute, ma si tramanda che fu autore di De rebus Medicis et de arte Gymnastica. Pare inoltre che “abbia in qualche modo abusato della ginnastica medica nelle cure delle malattie per cui – come scrive l’abate nisseno – meritò di essere rimproverato da Ippocrate”. L’ammonimento di un allievo che certamente era destinato a superare il suo maestro.
Daniela Frisone
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