24 Novembre 2024

L’Ortigia c’è, Brescia non è più un tabù

Un’altra vittoria storica e una straordinaria prova di forza e compattezza: l’Ortigia supera il Brescia (7-3) e resta a due punti dalla vetta della classifica, ma soprattutto si porta a +4 sui lombardi. Un successo pesante, costruito con una difesa pazzesca, capace di annullare 11 superiorità su 11. Una vittoria che dà continuità alla bella prestazione di coppa contro il Panionios e lancia un segnale importante al campionato. Nella prima fase del match. le squadre si sono studiate e hanno giocato in modo speculare, difendendo bene e cercando di non forzare la giocata in attacco per evitare ripartenze, arma collaudata a disposizione di entrambe. L’equilibrio, nel primo tempo, si riflette anche nelle superiorità (0 su 2 per parte) e nel punteggio di parità scaturito dalle reti di Renzuto Iodice e Cassia. Nel secondo parziale, la difesa dell’Ortigia è ancora più attenta e inviolabile, con i bresciani che sbattono sempre sulle braccia dei difensori biancoverdi oppure sulla saracinesca abbassata da un immenso Tempesti, che para tutto. Gli uomini di Piccardo chiudono ogni spazio e in transizione offensiva sono lucidi e pazienti: così, prima Napolitano e poi La Rosa (in superiorità) portano il punteggio sul 3-1 per l’Ortigia prima dell’intervallo lungo. Nella seconda metà di gara, il copione non cambia: Bovo prova a scuotere i suoi e nel terzo tempo il Brescia si fa sotto con Balzarini, ma i biancoverdi, con calma, continuano a costruire gioco e finalizzano con Ferrero (su rigore) e con la deliziosa palombella di Cassia, che fa alzare in piedi i tifosi. Nell’ultimo parziale, il break decisivo lo mette a segno un incontenibile Cassia, prima con l’uomo in più e poi dai 5 metri. La rete finale di Alesiani non scuote il Brescia, che cade al cospetto di un’Ortigia organizzata, concentrata e pratica. E ora è già tempo di pensare alla difficile trasferta di sabato a Savona.

A fine match, il centrovasca Francesco Cassia (a sinistra nella foto di Filippo Sicali), autore di una prestazione superba, plaude alla prestazione del gruppo: “È stata una vittoria di squadra, abbiamo giocato in modo perfetto, soprattutto in difesa, non concedendo al Brescia il contropiede, che è la loro arma migliore. In più, in attacco abbiamo ritrovato Inaba e abbiamo disputato una grandissima partita. Abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il mister: prima di ogni gara ci ricorda che siamo una squadra operaia e quindi dobbiamo sempre lavorare, con pazienza. E noi ci mettiamo lì, resistiamo all’inizio e li portiamo fino al quarto tempo. Oggi siamo riusciti ad allungare un po’ tra il terzo e il quarto tempo, ma in generale il segreto è di rimanere sempre compatti e giocare questo tipo di pallanuoto. Dedico questa vittoria ai tifosi che sono venuti a vederci. Spero che pian piano siano sempre di più, perché sarebbe bello vedere la tribuna piena e i tifosi che esultano con noi”.

“Stiamo crescendo di condizione – continua Cassia -, d’altra parte abbiamo cambiato cinque giocatori rispetto all’anno scorso e quindi, all’inizio della stagione, il fatto che ancora dovevamo conoscerci influiva un po’. Adesso invece ci stiamo amalgamando, siamo più uniti e compatti, anche se non è facile preparare le partite giocando ogni tre giorni”.

 
Nel dopo partita, al posto di coach Piccardo, provato dal caldo e dalla fatica, parla il suo vice, Goran Volarevic (a destra nella foto di Maria Angela Cinardo): “Sapevamo che sarebbe stata una partita dura e che si sarebbe decisa in difesa. In gare come queste hai poche occasioni e devi giocare al meglio. Loro hanno avuto 11 opportunità a uomini in più e le hanno sbagliate, mentre l’Ortigia ha avuto più lucidità e più pazienza. Questo ha fatto la differenza. Oggi tutta la difesa, compreso Tempesti, che in questo tipo di partite si esalta sempre, ha funzionato alla perfezione”.

Oltre ai senatori della squadra, anche tanti giovani stanno crescendo di partita in partita e questo è un segnale molto incoraggiante: “Una squadra – conclude Volarevic – è forte quando il tredicesimo giocatore è forte, non quando lo sono i primi due o tre. Penso che l’Ortigia adesso abbia un roster di tredici, anche quattordici giocatori, i quali possono giocare tutti e dare tutti il loro contributo. Queste cose in acqua poi si vedono”.

C.C. ORTIGIA 1928 – AN BRESCIA 7-3 (1-1, 2-0, 2-1, 2-1)

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 4, Giribaldi, La Rosa 1, Di Luciano, Cupido, Bitadze, Carnesecchi, Condemi, Inaba,  Ferrero 1, Napolitano (Cap) 1, Calabresi, Tringali Capuano. Allenatore: Stefano Piccardo

AN Brescia: Tesanovic, Del Basso, Dolce, Faraglia, Lazic, Gianazza, Renzuto Iodice 1, Guerrato, Alesiani (Cap) 1, Manzi, Irving, Balzarini 1, Massenza Milani. Allenatore: Alessandro Bovo

Arbitri: Raffaele Colombo (Maslianico, CO) e Marco Piano (Genova)

Superiorità numeriche: ORT: 2/8 + 2 rig; BRE 0/11.
Espulsioni definitive: Condemi (O) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli

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