23 Settembre 2024

Lukoil, ultimi ordini da piazzare prima della deadline del prossimo 5 dicembre

Negli uffici dell’Isab Lukoil si piazzano ormai gli ultimi ordini prima dello scoccare della mezzanotte del prossimo 5 dicembre. Al pontile della baia di Santa Panagia è attraccata la petroliera italiana Futura, in rada resta la Evridiki con bandiera liberiana. L’ultima nave che servirà di greggio la raffineria di Priolo partirà da uno dei porti russi di riferimento del colosso Lukoil tra il 22 ed il 25 novembre, “tempo permettendo” sottolineano fonti vicine all’azienda.

Insomma, negli uffici amministrativi dell’Isab Lukoil si prepara tutto per non farsi trovare impreparati tra 25 giorni proprio quando entreranno in vigore le sanzioni poste dall’Unione Europea alla Russia. Ogni passaggio economico riferito al carico, infatti, dovrà essere chiuso entro il 5 dicembre.

Nulla di ufficiale trapela, ma la corsa contro il tempo è ormai evidente e a nulla, almeno fino a questo momento, è servita la comfort letter rilasciata dal Csf, il comitato per la sicurezza finanziaria in seno al Mef, a garanzia delle banche.

Le linee di credito restano ancora bloccate. Le banche chiedono un piano di impresa e non è escluso che entro la prossima settimana ci possa essere un nuovo incontro tra i vertici Lukoil, Unicredit e Intesa San Paolo.

Il sindacato, intanto, procede verso la mobilitazione del prossimo 18 novembre. Nello stesso giorno il ministro Urso ha convocato il tavolo tecnico a Roma.

Ma in piazza, ha sempre ribadito il sindacato siracusano, non si scenderà esclusivamente per il caso Lukoil. In ballo c’è una intera economia provinciale che poggia per buona parte sul Pil industriale e che potrebbe implodere in caso di dismissioni.

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