Il nuovo ponte ciclopedonale di Ortigia destinato a collegare Riva Forte Gallo e Riva delle Poste, come sempre accade a Siracusa in queste circostanze, ha scatenato un vivacissimo dibattito dove, almeno in questa fase iniziale, tutti o quasi sembrano contrari all’opera e alla sua reale utilità. Nel frattempo si è appreso che è stata concessa una proroga fino al mese di marzo per consentire di porre in essere gli ultimi interventi necessari a completare, e quindi inaugurare, la struttura voluta fortemente dall’amministrazione del sindaco Francesco Italia.
“Se l’amministrazione – sottolineano in una nota i consiglieri comunali siracusani del Partito Democratico a proposito della destinazione d’uso del ponte – avesse realmente analizzato i bisogni dei siracusani ed ascoltato il parete degli altri su ciò che la città deve diventare urbanisticamente e logisticamente, non avrebbe mai realizzato un’opera di questo genere. Le vere emergenze di questa città e, nello specifico, di Ortigia, sono rappresentate dalla protezione civile e dalle infrastrutture al servizio delle emergenze”.
Nonostante ad alcuni sia apparso gradevole dal punto di vista estetico, come è stato scritto spesso sui social e nei vari gruppi Facebook legati alla città subito dopo la sua installazione, il ponte è considerato dalla maggior parte delle forze politiche esistenti “non in armonia con il contesto storico e culturale”. Proprio in tal senso tanti sono i cittadini ed i rappresentanti delle varie associazioni territoriali che avrebbero gradito un coinvolgimento nel processo decisionale prima di dar luogo alla sua realizzazione.
Sulla sua reale utilità e sull’utilizzo che ne faranno i pedoni ed i ciclisti sarà il tempo a dare una risposta chiara ed inequivocabile, anche se comunque, al di là delle varie prese di posizione e dei gusti personali, appare pur sempre un’opera che sembra valorizzare, anche in chiave un po’ moderna, la città di Siracusa.