1 Marzo 2025

Pachino, i lavori della piazza restituiscono il rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale 

Il rifugio 

Le storie sui rifugi antiaerei circolavano da decenni ma, oramai, in pochi avrebbero messo la mano sul fuoco sulla loro reale esistenza. I lavori di riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele, invece, hanno restituito le opere di difesa della Seconda guerra mondiale e consolidato le scarne e deboli certezza della comunità pachinese. L’ingresso del rifugio è spuntato sotto i colpi dell’escavatore nel lato est della piazza. È stato effettuato un sopralluogo da parte dei tecnici, che hanno tentato di ricostruire le esatte dimensioni del rifugio, trovato parzialmente crollato. Si tratta di un rifugio tipico della Seconda Guerra Mondiale, scavato nel sottosuolo per offrire un riparo immediato in caso di attacchi aerei improvvisi. È largo un metro e mezzo e ai lati sono realizzati dei sedili, lungo tutto il percorso, in cui la gente rimaneva seduta a pregare e aspettare la fine degli attacchi. Il rifugio, stando a ciò che emerso dai primi elementi raccolti, avrebbe due corridoi: uno verso nord (monumento dei caduti) e uno verso sud (via Giuseppe Giardina). «Tenteremo di recuperare fondi – ha dichiarato il sindaco, Giuseppe Gambuzza – per ristrutturare e recuperare il rifugio». Il primo passo sarà lasciare la testimonianza del ritrovamento: tra le nuove mattonelle della pavimentazione, sarà prevista una lastra in vetro e una illuminazione per valorizzare l’importante ritrovamento, a testimonianza di una memoria storica di un’epoca segnata dalla distruzione ma anche dalla resilienza.

Il cantiere. 

Il progetto di riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele, finanziato tramite i fondi del Pnrr, il Piano nazionale ripresa e resilienza, è a buon punto. Metà della pavimentazione della piazza è stata già posizionata e gran parte dell’altra metà è già cantiere. 

Gli autori del progetto sono l’architetto Paolo Mallia e l’ingegnere Piero Nicastro, dello “Studio progetti integrati” di Pachino.

L’importo complessivo del finanziamento è di 2 milioni 300 mila euro, l’importo a base d’asta è di 1 milione 700 mila euro, aggiudicato per 1 milione 200 mila dalla ditta “Effebi srl” con sede a Partinico, in provincia di Palermo. I lavori sono iniziati a maggio 2024 e la fine è prevista entro 12 mesi. 

di Sebastiano Diamante 

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