Un’Ortigia ricaricata dalla bellissima vittoria in Euro Cup si prepara a giocare il turno infrasettimanale di campionato, che le riserva un’altra sfida titanica. Domani pomeriggio, alle ore 15.00, alla piscina “Caldarella”, i biancoverdi ospiteranno il Brescia vice-campione d’Italia, nel big match della terza giornata di Serie A1. Una partita tra due formazioni profondamente rinnovate rispetto allo scorso anno, quando diedero vita a quella semifinale di Coppa Italia entrata nella storia dell’Ortigia e della pallanuoto italiana. La squadra di Bovo, in estate, ha salutato elementi importanti come Di Somma, Presciutti e Luongo e ha aggiunto nuovi tasselli come Manzi, il giovane Francesco Faraglia e gli ex Telimar, Del Basso e Irving. I lombardi vengono da due sconfitte consecutive contro due avversarie di altissimo livello come Savona, in campionato, e Novi Beograd, in Champions. Alesiani e compagni, dunque, vorranno riscattarsi e tornare da Siracusa con i tre punti. L’Ortigia, dal canto suo, vuole continuare la striscia positiva per rimanere agganciata alle prime e allungare proprio sul Brescia, al momento indietro di un punto, e per arrivare al meglio alla difficile trasferta di sabato prossimo a Savona. Piccardo, finalmente, potrà disporre della squadra al completo, con il rientro di Inaba, tornato vincitore dai Giochi Asiatici, e di Bitadze, che contro il Panionios era squalificato. Sarà un grande match di pallanuoto e, malgrado sia un orario scomodo, si spera di vedere alla “Caldarella” qualche tifoso in più rispetto alle ultime volte.
Coach Stefano Piccardo, alla vigilia, illustra i punti di forza dei lombardi e spiega cosa bisogna fare per contrastarli: “Il Brescia è una squadra difficile da affrontare, perché ha profondità sui due metri e forza sulla linea degli esterni, quindi sarà una partita nella quale bisognerà difendere, soprattutto la linea dei due metri, dal loro contropiede. Poi dovremo svolgere bene e con continuità tutta la fase di attacco, occupando bene gli spazi e giocando fino alla fine”.
Il tecnico dell’Ortigia ritrova finalmente Inaba, pronto a esordire in campionato con la calottina biancoverde: “Il rientro di Inaba, così come quello di Bitadze, aggiunge qualità alla squadra, anche se Yuki è arrivato solo ieri dopo giorni di partite e quindi sarà abbastanza stanco. Questi due rientri danno compattezza alla squadra, perché finora solo in Coppa Italia siamo riusciti a giocare al completo e per noi essere al completo è importante per conoscerci meglio anche in certe situazioni di gioco che poi diventeranno fondamentali nel corso della stagione”.
Alla vigilia parla anche il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti: “Veniamo da una grande prestazione che, al di là del risultato, conferma che questo gruppo sta crescendo ancora. L’Ortigia ogni anno punta a migliorarsi, ma sapevamo che avremmo avuto una battuta d’arresto perché, quando cambi 5 titolari, è logico che ci sia un po’ di assestamento. Purtroppo abbiamo perso due punti con il Bologna, ma forse è stato il dazio da pagare per giungere poi alla vittoria contro il Panionios. Adesso abbiamo imboccato la strada giusta, vedremo durante il percorso cosa accadrà, a partire da domani. Sarà un ulteriore banco di prova contro un avversario di altissimo livello. Fisicamente stiamo meglio e avremo finalmente la squadra al completo”.
Il numero uno biancoverde non si fida del momento negativo del Brescia e predica la massima attenzione: “È una grande squadra contro la quale non puoi permetterti di andare sotto perché, se con altri puoi riuscire a recuperare, con loro non ti è permesso. Il fatto che il Brescia venga da due sconfitte consecutive è un’arma a doppio taglio. Può darsi che tocchi a noi dare l’ultima spinta per metterli in crisi, come può essere invece che vengano ancora più arrabbiati e determinati. Vedremo domani. Ad ogni modo, dobbiamo imparare a guardare sempre a noi stessi, a quello che siamo noi, indipendentemente da come si presenta l’avversario. È l’unico modo per crescere”.
Infine, anche da parte di Tempesti arriva un messaggio alla città: “A volte siamo troppo politicamente corretti per non indispettire gli altri, quindi ha fatto bene il nostro capitano, è stato molto chiaro, perché noi diamo tanto a Siracusa e Siracusa, a livello sportivo, finisce sulla bocca di tutti in Italia, in Europa e nel mondo. Siamo considerati un esempio da tutti, però gli esempi poi vanno seguiti e sostenuti, altrimenti rimangono fini a se stessi. Abbiamo bisogno della città e dei tifosi e anche di far vedere che le autorità ci sostengono, perché se le autorità vengono a vedere l’Ortigia, allora l’Ortigia acquista valore. Se vai solo allo stadio a vedere il calcio, finisce che dai valore solo a una realtà, dimenticando che siamo noi quelli che portano i risultati internazionali alla città. Se le istituzioni invece ci sostengono, si portano dietro anche la parte di cittadinanza che forse ancora non conosce l’importanza di ciò che facciamo”.
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