21 Novembre 2024

Paomar Volley abbandona Siracusa e il consigliere Scimonelli punta il dito contro l’Amministrazione

Per lo sport siracusano oggi è un giorno triste, ancora una volta non si riesce a trattenere le nostre squadre sportive, costringendole, per proseguire le proprie attività sportive, a scegliere altre città o paesi. Dopo la perdita della Olimpiade Pattinatori Siracusa migrata a Priolo per mancanza di una struttura sportiva adeguata, oggi prendiamo atto che perdiamo un’altra squadra, la Paomar squadra di serie B di pallavolo. Il sestetto siracusano sceglie un nuovo campo di gioco: Solarino. 

Il patron Giuseppe Carpinteri sfiduciato dai continui e imperterriti atteggiamenti, spesso poco aperti, costruttivi e propositivi, sceglie, giustamente, per proseguire e far crescere la propria squadra, di andare via dalla sua città. Decisione importante, anche un pizzico sofferta, ma che permetterà alla propria squadra di poter far crescere il settore giovanile. L’amministrazione di Solarino, percependo con estrema intelligenza il beneficio economico di poter avere una squadra di serie B in paese, si è fatta carico di trovare dei nuovi sponsors e offrire la propria struttura sportiva appena realizzata.

Motivazioni che personalmente comprendo e condivido, ma che devono essere un punto di partenza per ridiscutere la Visione politica sportiva della città. Non è una critica verso l’attuale assessore alle politiche sportive Gibilisco, unico assessore presente dell’amministrazione Italia bis,  bensì contro tutti coloro che si sono succeduti senza dare seguito alle volontà e alle richieste delle società sportive.

E’ impensabile, che nel 2023, da un lato si pensi a costruire nuovi impianti sportivi e dall’altra a non programmare manutenzione e destinare risorse agli impianti esistenti. 

Da anni il Palazzetto dello Sport si trova senza bagni, spogliatoi e senza la possibilità di poter svolgere partite e incontri a porte aperte. Un Palazzetto colpito da infiltrazioni copiose di acqua e che ora si presenta con il parquet di gioco rigonfio.

Da anni, chiediamo con forza, di sapere dall’amministrazione comunale quale modello di gestione voglia usare nel controllare e dirigere la Cittadella dello Sport, il resto degli impianti e dei parchi sportivi outdoor.
Fermiamoci un attimo, rispettivamente con le proprie competenze e forze politiche, rimettendo in discussione, con umiltà, quanto fatto sin’ora.vCoinvolgiamo le forze buone di questa città, la commissione permanente di studio,  il consiglio comunale, Sport & Salute; “ascoltiamoci”, non possiamo assistere, inesorabilmente, a una diaspora sportiva per la mancanza di lucidità e visione.

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