Un’altra grana per l’istituendo Parco degli Iblei dopo che ieri, i sindaci dei Comuni di Buccheri, Ferla, Sortino, Carlentini, Rosolini, Noto e Lentini, hanno rappresentato le loro perplessità rispetto alla procedura che, al momento, risulterebbe carente di alcuni passaggi fondamentali. Da qui scaturisce la richiesta dei sindaci di sospensione dell’iter istitutivo in quanto nessuno dei soggetti interessati, sarebbe nelle condizioni di verificare la nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione.
Una scelta che non ha convinto Legambiente Sicilia che attraverso il presidente regionale Gianfranco Zanna ha dichiarato: “Stanno cercando di fermare, ancora una volta, l’iter dell’istituzione del Parco nazionale degli Iblei. Tutte le fasi delle concertazioni, del dialogo e del confronto con i territori sono state già espletate. Dove erano questi signori? Tutto l’incartamento è da settimane al Ministero della Transizione ecologica e, tramite esso, all’Ispra per le valutazioni finali. Non sono previsti altri passaggi. Si proceda, quindi, celermente alla definizione del decreto istitutivo. Basta altre perdite di tempo, vogliamo subito il Parco degli Iblei, dopo più di 14 lunghi anni di attesa”.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Buccheri e presidente dell’Unione dei Comuni Iblei, Alessandro Caiazzo: “Risulta essenziale avere il quadro ben chiaro e concertare in maniera concreta con il territorio ciò che potrebbe aver un impatto determinante per il futuro delle ex province di Siracusa, Ragusa e Catania. Non possiamo accettare alcuna fuga in avanti ne tantomeno nessuna decisione che venga “calata dall’alto”, sopratutto in un periodo, anche post pandemico, in cui i problemi emersi sono particolarmente seri e quelli emergenti potrebbero esserlo ancora di più. Nessuno di noi ha preconcetti verso l’istituzione del parco nazionale degli Iblei che, se ben strutturato, potrebbe certamente avere delle ricadute positive per i nostri territori; ma al momento non ci sono le condizioni e chiunque spera di accelerare l’iter istitutivo in difetto di una corretta istruttoria o in assenza di un perimetro procedimentale ben definito e lineare, non farebbe altro che un danno al territorio stesso”.
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