Concluse nella serata di ieri le operazioni di salvataggio dell’equipaggio del peschereccio Orizzonte della marineria di Siracusa attaccato in acque internazionali da una motovedetta libica che ha esploso contro numerosi colpi di mitra. La nave Orione della Marina Militare Italiana sta scortando il peschereccio che, a causa dei danni provocati dai colpi di mitra sparati dai libici, è diventato ingestibile. Un elicottero della Marina aveva raggiunto l’Orizzonte per accertarsi che gli uomini a bordo stessero tutti bene.
Il peschereccio, raggiunto nel tardo pomeriggio, viene trainato. Recuperata gran parte dell’attrezzatura utilizzata per la pesca.
La notizia era stata resa nota ieri mattina dal presidente della Federazione armatori siciliani, Fabio Micalizzi.
“L’equipaggio e il comandante del peschereccio – aveva aggiunto – sono stati miracolosamente in grado di mettersi in salvo, ma l’imbarcazione è ingovernabile”.
Dopo aver appreso la notizia anche il sindaco Francesco Italia aveva espresso vicinanza all’equipaggio.
“L’Amministrazione comunale è vicina ai pescatori dell’Orizzonte e a tutta la marineria siracusana ancora una volta oggetto di un attacco in mare da parte di motovedette libiche. – si legge in una nota diffusa – Siamo in contatto con l’armatore e le autorità statali affinché le operazioni di salvataggio degli uomini e di messa in sicurezza dell’imbarcazione possano avvenire nel minore tempo possibile. Episodi come questi ripropongono ancora una volta le tematiche dello svolgimento in sicurezza del lavoro svolto ogni giorno dalla nostra marineria nel Mediterraneo. Alle famiglie e all’armatore Nino Moscuzza l’incondizionata solidarietà della città”.
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