Solidarietà ai lavoratori del polo petrolchimico siracusano, che sono mobilitati per la difesa del posto di lavoro ed impegno contro i progetti in atto di desertificazione del territorio. È questa la ferma posizione della segreteria provinciale siracusana di Forza Italia, perché le forze Politiche hanno il dovere di restare al fianco di chi lotta, in quanto su questo fronte si gioca il futuro delle comunità locali dell’intera provincia di Siracusa. La crisi dell’industria causata dal cambiamento delle condizioni di mercato e dall’ impellenza dell’innovazione tecnologica, non si affronta smobilitando, ma con nuovi ed importanti investimenti.
L’annuncio di Eni Versalis di fermare gli impianti deve essere, quindi, contrastato con tutte le forze ed i mezzi in campo. Non è, infatti, accettabile una strategia di fuga dagli impegni presi da parte delle industrie: Eni Versalis si ferma per programmare una trasformazione aziendale e la costruzione di impianti alternativi; è necessario però conoscere i progetti di riconversione e i tempi certi di realizzazione.
Isab disattende gli impegni presi sul mantenimento degli assetti produttivi, ferma gli impianti meno remunerativi e non dà alcun segnale circa i nuovi investimenti annunciati. Sasol continua ad andare avanti con gli impianti al minimo tecnico. Sonatrach non porta avanti i progetti d’investimento programmati. Un territorio devastato dalle industrie in decenni di sfruttamento intensivo non può essere impunemente abbandonato al proprio destino. Anche perché l’impatto Sociale sarebbe devastante, ben oltre i numeri dettati dall’occupazione dei lavoratori direttamente impegnati nelle industrie.
Se il disegno di Eni Versalis va in porto, e tutte le altre aziende non recedono dall’attuale atteggiamento, anche l’intero indotto si paralizzerebbe, determinando un micidiale contraccolpo occupazionale sulle nostre comunità.Per questo occorre andare ben oltre la semplice solidarietà, impegnando Enti Locali e Regione Sicilia su iniziative concrete, atte a bloccare i disegni di smobilitazione tuttora in atto. Un territorio devastato dalle industrie sin dagli Anni 50, il cui Pil dipende in gran parte da questa economia, deve certamente puntare su uno sviluppo più innovativo e green, ma pur sempre con la presenza dell’attuale sistema industriale, il quale ha il dovere di diversificarsi per creare meno impatto ambientale possibile a tutela dell’ambiente e degli altri asset di sviluppo quali, per esempio, il turismo. Augusta ha positivamente intrapreso, da tempo, la strada giusta in materia di depurazione a salvaguardia e tutela del mare, avviando costante e continue interlocuzioni con tutti i soggetti strategici per lo sviluppo sostenibile finalizzato ad attenuare l’impatto industriale.
Forza Italia, continuerà a essere punto di riferimento e attore attento verso l’attuazione della conversione green a fianco di lavoratori e alle imprese consapevoli della necessità di svoltare prima possibile.
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