L’assessore Enzo Pantano, che tra le proprie deleghe ha anche quella inerente la protezione civile, fa chiarezza sull’argomento:
“Durante o subito dopo un evento sismico, anche di media intensità, é sconsigliato prendere l’auto e uscire dall’Isola di Ortigia. A prescindere dalle quantità di auto in uscita, l’evacuazione creerebbe intralcio, ovvero non consentirebbe ai mezzi di soccorso di intervenire in emergenza all’interno dell’isola di Ortigia coinvolgendo nel caotico transito anche il limitrofo quartiere umbertino che viceversa deve essere tenuto il più possibile sgombro dalle auto per consentire ai mezzi di soccorso di arrivare in tempi veloci ai presidi sanitari dell’Umberto 1° e dell’ospedale Rizza, e quanti altri presenti nel territorio oltre ai mezzi delle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e unità di Protezione Civile. Vorrei precisare che il Ponte dei Calafatari non rientrava tra i collegamenti, vie principali o secondarie, previsti nel Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile approvato con D.S. n. 23 del 17 febbraio 2011.
Mentre nel piano attualmente in vigore è previsto il collegamento per i soccorsi da/per l’isola di Ortigia, sul Ponte Santa Lucia realizzato con requisiti e caratteristiche di resistenza anche a forti eventi sismici. Proprio per questa motivazione l’Amministrazione Comunale ha stanziato le risorse pari ad € 329.408,83 a valere sui fondi regionali assegnati e previsti per lavori pubblici del centro storico di Ortigia, procedura di gara in corso per l’affidamento dei lavori di risanamento conservativo del Ponte S. Lucia. Di pari passo ritengo di non sottovalutare le caratteristiche di resistenza all’azione sismica, anche di forte intensità, del Ponte Umbertino nonché alle funzioni in emergenza che potrà svolgere a seguito di evento calamitoso.
Sull’argomento interviene anche il delegato del Sindaco per il Quartiere Ortigia Raffaele Grienti: “Il ponte ciclopedonale, oltre ad assumere tutte le funzioni di collegamento della mobilità dolce tra Ortigia e il resto della rete cittadina, essendo stato progettato per reagire alle azioni sismiche così come previsto dalle norme vigenti, potrà servire da ulteriore e alternativo collegamento post emergenziale per la mobilità lenta tra le due sponde considerato anche che in caso di evento sismico ad alta intensità le sedi stradali (strade e marciapiedi) dei quartieri del Centro Storico, Ortigia e Umbertino, possano essere invase da detriti a causa di crollo di edifici che non hanno retto all’azione sismica. In definitiva possiamo dire che il ponte ciclopedonale, in caso di terremoto, può essere usato per essere percorso a piedi e sia il ponte Santa Lucia che il ponte Umbertino utilizzati per i mezzi di soccorso, in entrata e in uscita. Il ponte verrà realizzato attraverso un finanziamento del ministero, quindi non con soldi comunali dei siracusani; solo una piccola parte verrà coperta dalla tassa soggiorno, il cui gettito finanziario prevede la fruizione e il recupero di beni e zone; ecco perché l’opera che verrà realizzata permetterà, a mio modo di vedere, la valorizzazione di quella zona di Ortigia che della vicina Borgata.
Credo, inoltre, che non sia di poco conto che il Sindaco Italia abbia voluto destinare una cospicua somma per la manutenzione straordinaria del ponte santa Lucia, che da quando è stato realizzato non ha mai avuto interventi di manutenzione”
Cronaca, Siracusa
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