La creatività è donna e viene dal Sud. Si chiama Pretty Fimmina, un brand di abbigliamento al femminile che nasce dall’estro di Tiziana Blanco e Veronica Amenta (nell’ordine da sinistra). Siracusane doc, audaci imprenditrici, che hanno messo insieme le loro skills e tutta la loro esperienza – Tiziana è nota fotografa, con la passione per la scrittura, Veronica professionista in economia e management – per dare vita a un brioso e raffinato pret a porter sartoriale made in Sicily. Le incontriamo, conosciamo la loro storia che sa di appartenenza a una terra tanto difficile quanto meravigliosa, e dunque profuma di sfida, di bellezza, di grande coraggio.
Da cosa nasce il vostro progetto? Da un’amicizia che si è consolidata durante un periodo di lavoro vissuto in uno show room siracusano. Alla chiusura del negozio abbiamo deciso di metterci in proprio, forti di ciò che chiedevano le siracusane, le turiste, e cioè la qualità unita alla convenienza. In un primo momento avevamo pensato di puntare al prodotto confezionato, poi abbiamo deciso di creare i capi, naturalmente grazie al lavoro di brave sarte, prendendo spunto dalle tendenze, dai grandi nomi della moda, con attenzione ai tessuti di pregio, ai dettagli.
Il nome Pretty Fimmina sembra creare un ponte tra una piazza internazionale e la Sicilia… L’idea è questa. Inizialmente prendevamo in rassegna i simboli della sicilianità, poi i titoli di libri, di film… così, un successo cinematografico degli anni Novanta ci ha suggerito lo strano accoppiamento tra un dolcissimo pretty e un eccentrico fimmina, stemperato graficamente da linee e tonalità aggraziate.
A chi si rivolge il vostro brand? A una fascia di ragazze, di donne, che vestono con un tocco stiloso e ammiccante, che amano accostare l’estrosità delle paillettes o del pizzo con il pantalone comodo e le sneakers, il tutto mantenendo gusto, buon senso e un fascinoso richiamo allo street style delle grandi metropoli internazionali. La facilità nell’abbinare, mantenendo sempre una certa classe, dà modo a qualsiasi donna, anche a quella dalle linee morbide o non più giovanissima, di riconoscere le proprie ispirazioni in soluzioni easy.
Esiste un modo di fare mercato nella moda che riesca a unire tradizione, innovazione e temerarietà? Certamente noi ci stiamo reinventando, stiamo investendo tutte le nostre forze in un’idea in cui crediamo, con i dubbi e le paure che nascono dalla consapevolezza che il mercato della moda è in continua evoluzione, è pieno di concorrenza, soprattutto online. Ecco perché, con temerarietà e un pizzico di rinnovamento, proponiamo, anche attraverso il web, la tradizione, dunque il sartoriale, la cura dei particolari, la vestibilità fatta su misura, strizzando l’occhio alla moda del passato, a un riconosciuto bon ton ma con una modalità stilistica più moderna e accessibile.
Qualche anticipazione sulla collezione primavera-estate? Date le temperature sempre più torride, punteremo sugli abitini chemisier con tessuti freschi di qualità come le mussole di cotone, di lino, la seta, della buona viscosa, niente di sintetico, niente di acrilico; poi i tubini delle attrici anni Sessanta, non solo in tinta unita, ma anche nelle fantasie accese che risaltano l’abbronzatura; e infine i pantaloni larghi e fluidi che stanno bene a tutte le fisicità.
Daniela Frisone
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