Pubblicato il rapporto annuale di Arpa Sicilia sulla qualità dell’aria nella regione che evidenzia lo sforamento per quel che riguarda i valori di benzene e idrocarburi. Ne da notizia la Dottoressa Anna Maria Abita, direttrice dell’Unità operativa complessa Qualità dell’Aria, che ha commentato i dati rilevati dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio nel 2022.
Diverse stazioni dell’AERCA di Siracusa hanno rilevato concentrazioni orarie maggiori di 20µg/m³, individuata come soglia di riferimento. Sempre nell’AERCA di Siracusa si sono registrati diversi superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato, in particolare nella stazione di Priolo”. La valutazione della qualità dell’aria, effettuata attraverso i dati rilevati dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio nel 2022, rileva:
Biossido di azoto
Il valore limite orario (200 µg/m3) è stato superato una sola volta nella stazione SR-Via Gela rispettando dunque il numero massimo di superamenti consentiti pari a 18. Considerando il periodo 2012-2022 il trend della concentrazione media annua di NO2 è in diminuzione o stazionario. Permangono tuttavia delle criticità in particolar modo negli agglomerati urbani.
Particolato fine PM10 e PM2.5
Non sono stati registrati superamenti del valore limite come media annua del particolato fine PM10 (40µg/m3) ma è stato superato il valore limite come numero di superamenti della media giornaliera nella Zona Aree Industriali. Nessuna stazione ha superato per il PM2.5 il valore limite (20 µg/m 3). Il trend nel periodo 2012-2022 evidenzia un andamento generalmente decrescente delle concentrazioni annue di PM10 per le stazioni di traffico e un sostanziale mantenimento per quelle di fondo;
Ozono
Superamenti della soglia di informazione (SI) nelle stazioni: Melilli (n.6 ore) e Solarino (n.5 ore), superamenti della soglia di allarme (SA) (240 µg/m3) nella stazione Melilli (n.3 ore). Il valore di SOMO35, indicatore utile a valutare l’esposizione della popolazione all’ozono, risulta più elevato nelle aree industriali AERCA (Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale). La stazione di SR-Via Gela registra in particolare il valore più elevato;
Idrocarburi non metanici
Il monitoraggio degli NMHC effettuato nel 2022 ha rilevato la più alta percentuale di superamenti rispetto alla soglia di riferimento, pari a 200 µg/m³, nella stazione Augusta-Megara. Gli idrocarburi non metanici, NMHC, monitorati nelle aree industriali rivestono particolare importanza per la protezione della salute della popolazione residente in tali aree, sia perché contribuiscono alla formazione dell’ozono che per l’impatto odorigeno che spesso determinano.
Benzene
Per quanto riguarda il benzene, C6H6, nel 2022 non sono stati registrati superamenti del valore limite annuo previsto nel D.Lgs. 155/2010 (5 µg/m³), tranne che nella stazione Augusta-Marcellino (7 µg/m³), che comunque non è inclusa nel PdV. Tra le stazioni dell’area industriale incluse nel PdV che hanno registrato i maggiori superamenti della concentrazione oraria pari a 20 µg/m³, individuata come soglia di riferimento, Priolo, Augusta e SR-Via Gela, tra le stazioni non incluse nel PdV, Augusta – Megara e Augusta – Marcellino;
Idrogeno solforato
Il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato, H2S, (7 µg/m3 come concentrazione media oraria) è stato rilevato nella stazione Priolo (n.29).
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