Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) ha respinto il ricorso presentato dalla società Elemata Maddalena, confermando la validità del Piano Paesaggistico degli Ambiti 14 e 17 della provincia di Siracusa e mantenendo il vincolo paesaggistico di livello 3 sulla Penisola della Maddalena.
Questo pronunciamento conclude un lungo contenzioso tra Elemata Maddalena e la Regione Siciliana riguardo all’imposizione del vincolo paesaggistico su alcuni terreni nella zona della Pillirina. In precedenza, la società aveva ottenuto l’annullamento di una decisione del 2022 del CGA a causa di un errore di fatto relativo all’istituzione di una riserva naturale, successivamente smentito.
Nella sentenza attuale, il CGA ha ritenuto infondate le censure sollevate da Elemata, affermando che le valutazioni in materia paesaggistica rientrano nella discrezionalità tecnica dell’amministrazione pubblica. Inoltre, ha sottolineato che l’edificabilità urbanistica riconosciuta dal Comune di Siracusa non impedisce l’imposizione di vincoli paesaggistici più stringenti, che prevalgono secondo il Codice dei beni culturali e le pronunce della Corte Costituzionale.
Il CGA ha anche evidenziato che la presenza di attività agricole o serre non esclude il valore paesaggistico delle aree e che la Regione ha agito legittimamente nel mantenere un elevato livello di tutela per preservare l’integrità del paesaggio. Inoltre, ha respinto la questione di legittimità costituzionale sollevata da Elemata riguardo alla normativa regionale e alla partecipazione degli enti locali nel processo di approvazione del Piano.
Rimane valida la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Siracusa per la ristrutturazione delle “case matte” destinate a residenze, purché siano rispettate le prescrizioni del Piano Paesaggistico. Tuttavia, resta da vedere se vi sia l’intenzione di avviare e completare tali lavori.
La vicenda riguardante la Penisola della Maddalena, nota come Pillirina, ha radici che risalgono al 2009, quando la società Elemata Maddalena, riconducibile al marchese Emanuele De Gresy, ha acquisito legalmente le aree della penisola, incluse le batterie militari, investendo una somma considerevole di 16 milioni di euro.
Successivamente, nel 2010, la società ha presentato un piano di lottizzazione per sviluppare strutture ricettive nell’area. Tuttavia, l’Assessorato regionale ai Beni Culturali ha adottato nel 2012 un Piano Paesaggistico che imponeva vincoli stringenti, rendendo inedificabili le aree in questione.
Questo ha dato il via a una serie di contenziosi legali tra Elemata Maddalena e le autorità regionali, con l’intervento di numerose associazioni ambientaliste e cittadini locali che si sono opposti ai progetti edilizi, sottolineando l’importanza di preservare l’integrità paesaggistica e ambientale della zona.
Nel 2022, il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) ha respinto il ricorso presentato da Elemata Maddalena, confermando la validità del Piano Paesaggistico e l’imposizione dei vincoli di tutela sull’area.
In risposta a queste decisioni, il marchese Emanuele De Gresy ha espresso il suo disappunto, affermando che la società ha sempre agito nel rispetto delle normative vigenti e che l’area è una proprietà privata acquisita legalmente. Ha inoltre sottolineato l’importanza di riconoscere il valore reale della proprietà e ha manifestato apertura al dialogo per una gestione condivisa dell’area, che preveda anche un utilizzo pubblico nel rispetto della proprietà privata.
D’altra parte, esponenti del mondo ambientalista, come l’architetto Giuseppe Patti, ex presidente del WWF Siracusa, hanno accolto con favore le sentenze a favore della tutela paesaggistica, sottolineando l’importanza di proseguire nell’istituzione della Riserva terrestre come specchio dell’Area Marina Protetta.
Aggiungi un commento