22 Settembre 2024

Ristorazione e assistenza anziani, la stretta dei NAS dei carabinieri

Un ristorante etnico e una pizzeria nel capoluogo, un ristorante storico a Noto. Locali chiusi dai carabinieri dei Nas che, insieme al Sian dell’Asp di Siracusa, hanno battuto l’intera provincia per contrastare le irregolarità nel settore della ristorazione e garantire la salute delle persone.

I militari hanno riscontrato carenze igienico sanitarie sia nelle cucine che nei depositi e magazzini.Le verifiche nel settore della ristorazione sono state estese ai territori di Ortigia, Noto, Avola e Marzamemi, particolarmente interessati dall’arrivo di turisti. In totale sono state effettuate 48 verifiche e rilevate 32 non conformità che hanno portato alla contestazione di 9 illeciti di natura penale, con 5 persone segnalate all’autorità giudiziaria e 56 sanzioni amministrative, con 25 soggetti segnalati all’Autorità Amministrativa e Sanitaria e 48.628,00 euro di sanzioni.

Nel corso dell’attività, è stata disposta, in totale, la chiusura di 7 strutture (4 sanitarie e 3 di ristorazione) per un valore commerciale complessivo di oltre 10 milioni di euro.

A Siracusa una struttura ricettiva per anziani era stata attivata in assenza dell’iscrizione all’albo comunale, con standard organizzativi e funzionali insufficienti, senza l’applicazione delle procedure Haccp nella preparazione dei pasti per gli ospiti. Dall’intervento dei Carabinieri è conseguito il provvedimento di sospensione dell’attività emesso dal Comune di Siracusa.

Analogo provvedimento è stato adottato nei confronti di altra struttura ricettiva della terza età, dove è stato accertato anche l’arbitrario incremento della capacità ricettiva con conseguente peggioramento del soggiorno degli ospiti.

Una Casa di Riposo è stata chiusa ad Avola ed un dipendente è stato denunciato per esercizio abusivo di professione medica poiché sorpreso mentre somministrava, sprovvisto dei titoli necessari, specialità medicinali agli anziani ospiti.

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, ha eseguito 38 accessi ispettivi in altrettante aziende operanti nel settore edilizia, con particolare attenzione agli appalti pubblici; nei settori della ristorazione, bar, lidi balneari, per il contrasto del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel corso dei controlli sono stati individuati 20 lavoratori in nero, adottando nei confronti di 9 aziende il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere impiegato “in nero” più del 10% della forza lavoro o per gravi violazioni in materi di sicurezza.

Per 19 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per aver, a vario titolo, installato un sistema di videosorveglianza senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per non aver adottato nei lavori in quota idonee impalcature e ponteggi esponendo i lavoratori al pericolo di caduta dall’alto, per non aver sottoposto i lavoratori a visita medica per l’idoneità alla mansione, per mancata formazione dei lavoratori, per mancato utilizzo di cinture di sicurezza, per mancata messa a terra del ponteggio e mancata installazione di servizi igienici dedicati.

Un datore di lavoro è stato denunciato per aver minacciato e aggredito un proprio dipendente, corrispondendogli una paga inferiore al minimo contrattuale di 400 euro a fronte di un orario di lavoro superiore alle 10 ore giornaliere. E’ stato, inoltre, denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa un altro uomo che, nonostante giudicato totalmente inabile al lavoro, era impiegato in nero presso un’azienda.

Sul registro dei denunciati è finita anche una coppia perché, al fine di percepire reddito di cittadinanza, dichiarava falsamente di aver residenze diverse. Uno dei due, inoltre, richiedeva il beneficio nonostante fosse sottoposto a misura cautelare personale. Complessivamente le sanzioni amministrative ammontano a 96.440,00 euro e le ammende contestate a oltre 63.383 euro.

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