Il segretario generale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi, ha inviato una lettera aperta al neo presidente di Confindustria, Gian Piero Reale, eletto pochi giorni fa. Una lettera che mette l’accento sulle priorità dei prossimi anni. Un percorso che guarda alla transizione energetica, alla qualità e sicurezza dei luoghi di lavoro, ad un piano di Risanamento ambientale.
“Come rappresentanti dei lavoratori, siamo consapevoli dell’importanza del dialogo e della collaborazione tra le parti sociali per promuovere un ambiente di lavoro equo e ambientalmente compatibile, l’unico in grado di garantire occupazione stabile, diritti dei lavoratori e una crescita sostenibile per l’intera comunità. – si legge nella nota – Dal nostro punto di vista siamo pronti a delineare insieme il futuro industriale del territorio siracusano, puntando su progetti reali di riconversione energetica che promuovano investimenti privati e pubblici in grado di rigenerare il tessuto industriale, riqualificarne i processi produttivi e rendere attrattivo il nostro distretto per nuove filiere produttive. Per far questo, serve riattivare un “ Piano di Risanamento Ambientale e di riqualificazione delle aree dismesse”, propedeutico per cogliere tutte le opportunità offerte dal percorso di transizione ecologica già individuato e tracciato dall’Unione Europea. Allo stesso tempo, va affrontata con coraggio e determinazione la questione sociale, il tema della qualità del lavoro, della sicurezza sul lavoro, della formazione, della riqualificazione delle aree destinate ai cantieri, dell’individuazione di regole certe e sostenibili sugli appalti. In una parola, servono indifferibili iniziative di politica industriale in grado di accompagnare un settore strategico come quello dell’energia in un avviato processo di transizione ecocompatibile e di sostenibilità sociale e produttiva.
Per queste ragioni, – conclude Roberto Alosi – confidiamo che il Suo mandato si caratterizzi per un approccio sempre più inclusivo e attento alle esigenze delle persone che lavorano nelle aziende del territorio al fine di cogliere al meglio le sfide che il nostro sistema produttivo deve affrontare. Siamo pronti a confrontarci, nel rispetto dei ruoli, per trovare soluzioni che favoriscano uno sviluppo economico sostenibile e il miglioramento delle condizioni dei nostri lavoratori”.
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