All’indomani dell’ennesimo incidente con feriti, i sindacati Fiom e Uilm evidenziano le carenze di un sistema industriale che ogni giorno mette pericolosamente in discussione la sicurezza dei lavoratori.
“Non si può sottovalutare – si legge nella nota congiunta – la preoccupante sequenza di incidenti e mancati incidenti che stanno caratterizzando in queste settimane il petrolchimico Siracusano e che evidenziano la necessità cogente di affrontare il tema della sicurezza”.
Fiom e Uilm unitamente al coordinamento di area hanno dichiarato per il 13 maggio 2022 uno sciopero di due ore per denunciare i chiari limiti in materia di sicurezza che si registrano a Priolo, limiti che stanno diventando ancora più evidenti in questo momento di incertezza sul futuro del Petrolchimico.
“Il nostro primo pensiero ai due lavoratori infortunati, ai quali oltre ad esprimere la nostra vicinanza auguriamo una completa guarigione ma quanto è accaduto e troppo spesso accade non è degno di un paese civile. A tutti i lavoratori va garantito di tornare alla propria famiglia e alla propria casa una volta finito il turno di lavoro, ma quanto successo ieri ci porta a dire che si deve fare di più: tutti i soggetti deputati alla sicurezza sul lavoro devono assumersi le loro responsabilità per evitare altre morti, altri feriti. Vanno individuate e messe in atto al più presto pratiche ed azioni che vedano prioritaria la sicurezza. Ancora una volta ribadiamo con forza che se si vogliono ridurre gli infortuni sul lavoro è necessario che la gestione della salute e della sicurezza diventi un elemento di qualificazione dell’azienda stessa. Troppe volte salute e sicurezza sono subordinate a produttività e a competitività, troppe volte la sicurezza viene subordinata al profitto e comunque considerata un costo e, come tale, da abbattere. In queste condizioni nessuno può parlare di fatalità. Non è più tollerabile il continuo verificarsi di incidenti sul lavoro a cadenza quasi settimanale. Bisogna alzare ancora di più l’attenzione, i controlli ispettivi e promuovere la formazione continua in tutti i luoghi di lavoro. L’obiettivo deve essere zero incidenti.”
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