22 Gennaio 2025

Siracusa, al Vermexio ancora stallo per il Presidente della Terza Commissione

Nella giornata di ieri si è svolta una nuova convocazione della Terza Commissione consiliare, ma ancora una volta si è verificata una situazione di stallo politico. A mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Cosimo Burti, la maggioranza non si è presentata in aula, fatta eccezione per il consigliere Giuseppe Casella.

La riunione era stata convocata dalla presidenza del consiglio comunale con un richiamo formale a procedere all’elezione di un nuovo presidente. L’invito era accompagnato da una diffida ufficiale, esortando i consiglieri ad affrontare la questione con senso di responsabilità e cercando una soluzione condivisa. Tuttavia, nemmeno gli esponenti del MPA hanno ritenuto di dover partecipare.

Una situazione che ha suscitato l’indignazione delle forze politiche di opposizione, che accusano la maggioranza di irresponsabilità e scarsa attenzione verso il corretto funzionamento degli organi istituzionali.

La Terza Commissione, incaricata di occuparsi di temi cruciali per la città come i Servizi pubblici, l’Ambiente, l’Igiene e Sanità, le Attività produttive e lo Sviluppo economico, è ferma ormai da mesi. Dalla scorsa riunione del 6 dicembre non si sono svolte ulteriori attività, e l’assenza di una presidenza ha paralizzato ogni funzione ispettiva e propositiva.

“È inaccettabile che una commissione di tale importanza resti ostaggio degli equilibri interni di una maggioranza talmente fragile da non riuscire a eleggere una presidenza”, denunciano i gruppi consiliari del Partito Democratico, Forza Italia, Insieme e il consigliere Burti, ora nel gruppo misto. “Stiamo assistendo al sacrificio del lavoro istituzionale sull’altare delle tensioni interne ai gruppi consiliari di maggioranza”.

L’opposizione non nasconde il proprio disappunto per la gestione della crisi da parte del consiglio comunale. In una nota congiunta, i consiglieri denunciano che nessuno a Palazzo Vermexio sembra voler garantire il funzionamento degli organi istituzionali: “Non c’è interesse a sostenere il lavoro del consiglio comunale o a mettere i consiglieri nelle condizioni di esercitare al meglio le proprie funzioni. La città viene privata di strumenti fondamentali per comprendere cosa avviene”.

La situazione rischia di protrarsi ulteriormente: secondo le opposizioni, la commissione dovrà probabilmente attendere il previsto rimpasto della giunta prima di poter eleggere un nuovo presidente. Un tempo di attesa che, sottolineano, la città non può più permettersi.

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