Una seduta di Consiglio Comunale come tante altre, all’ordine del giorno le modifiche al Piano triennale di acquisto di beni e servizi, una panoramica sul tema dei debiti fuori bilancio e poi, sul più bello, tutti a casa. Cade il numero legale. Una pratica legittima, consentita, ma che ha fatto andare su tutte le furie l’opposizione che anziché abbandonare l’aula, è rimasta compatta, lì, asserragliata in una sorta di occupazione ad oltranza.
“Non sanno dialogare e scelgono di abbandonare l’aula per risolvere dispute interne”. Accusano i consiglieri di minoranza in una nota congiunta. “Questa è la dimostrazione dell’incapacità della maggioranza di mantenere il controllo dei numeri, tanto in aula quanto nella gestione della città. La situazione odierna è ancor più grave perché si prevedeva la presenza del sindaco proprio durante la discussione sui lavori di riqualificazione, ma anche in questa occasione il primo cittadino è risultato assente”.
Le assenze del Sindaco sono uno degli argomenti principali dei consiglieri di opposizione. Per Cosimo Burti, del Gruppo Misto: “Quando la maggioranza scricchiola non fa altro che abbandonare l’aula, annullando di fatto qualsiasi tentativo di dibattito costruttivo e per questo abbiamo deciso di occupare l’aula per dare un segnale forte al Sindaco che non partecipa a un Consiglio dal 22 aprile”.
“Questa amministrazione comunale – ha aggiunto ai nostri microfoni il Consigliere di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, non ha capito che, rispetto alla passato mandato, il Consiglio è tornato con la sua attività ispettiva e con la volontà di dare un contributo alla città”. “Invece – prosegue Cavallaro – manca costantemente la predisposizione al dialogo e la disponibilità da parte di questa amministrazione ad ascoltare le ragioni dell’opposizione”.
La caduta del numero legale, dunque, dal punto di vista delle opposizioni, mostrerebbe una scarsa tenuta da parte dell’Amministrazione, incapace di controllare i propri consiglieri.
“Il numero legale – ha spiegato Cavallaro – cade su un atto dell’amministrazione, è questo è un chiaro ed evidente segnale che alcuni personaggi della maggioranza vogliono fare pesare la loro assenza o la loro presenza esclusivamente nella logica dei prossimi rimpasti di governo cittadino.”
Giochi di potere insomma e per di più tutti interni alla maggioranza, sembra proprio questa l’analisi dei consiglieri di minoranza che in questo atteggiamento vedono la mortificazione del ruolo istituzionale del civico consesso.
Oggi – ha dichiarato Sara Zappulla del PD – abbiamo visto la maggioranza non essere in grado a mantenere i numeri i aula su un provvedimento dell’Amministrazione”. “Forse qualcuno ha dimenticato che in aula non rappresentiamo la nostra forza politica o il nostro partito, ma rappresentiamo la città. Questo non è luogo per giochi e ambizioni personali.
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