27 Settembre 2024

Siracusa, Civico 4: lettera aperta sul fenomeno dei giochi di artificio notturni.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del movimento Civico 4 sul fenomeno dei fuochi d’artificio notturni.

“Il fenomeno dell’esplosione di fuochi di artificio notturni e il contestuale disturbo della quiete pubblica, con relativo danno alla salute dei nostri cittadini, permane impunito da oltre tre anni nella nostra città, nella sostanziale assenza di iniziative da parte della Pubblica Amministrazione Locale a tutela della comunità. La persistenza del problema e l’assenza di una soluzione hanno condotto all’esasperazione i residenti della parte alta della città ed una rappresentanza ha partecipato al nostro ultimo incontro di coordinamento, dove il tema è stato posto all’ordine del giorno con l’intento di redigere una lettera formale al Signor Questore di Siracusa.

La pratica in questione, collegata, nella maggioranza dei casi, a festeggiamenti cifrati da parte della criminalità organizzata o minore, contribuisce inevitabilmente al progressivo e ineluttabile degrado che in questi tre anni ha caratterizzato il quartiere “Mazzarrona”, dove tuttavia il senso civico di una parte della cittadinanza è ancora forte e orientato alla ricerca di una soluzione, che trova nel nostro movimento civico un luogo di ascolto e di collaborazione. Abbiamo raccolto il senso di insofferenza di chi vive in un contesto difficile che, in assenza della tutela di regole condivise, impedisce una serena convivenza.

Ci rivolgiamo a Lei, Signor Questore, affinché possa prendere i dovuti provvedimenti, nell’ambito delle azioni di controllo del territorio, rispondendo alle esigenze dei cittadini che ancora credono nelle capacità di quanti si adoperano per il bene comune. Bisogna partire dal contrasto a queste iniziative per restituire fiducia alla cittadinanza e contrastare forme di illegalità divenute intollerabili. La condotta delle persone si aggiunge al degrado dovuto allo stato delle strade, alla mancata cura del verde, alla segnaletica deteriorata, alle sedi istituzionali chiuse da tempo, che segnano una condizione di abbandono che genera insicurezza.

Bisogna ripartire da provvedimenti che invertano questa spirale di disagio e di incertezza e che vedano protagoniste le forze dell’ordine cittadine, a cui ci rivolgiamo, confidando nella Sua sensibilità, consapevoli che saprà agire nel migliore dei modi”. 

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