Le città di Siracusa e Gela intrecciano un nuovo gemellaggio culturale grazie all’impegno degli assessori alla Cultura Viviana Altamore e Fabio Granata. L’obiettivo è riscoprire e valorizzare il patrimonio storico condiviso delle due città, protagoniste dell’antichità classica, e rilanciare il dialogo culturale attraverso una serie di iniziative che uniranno passato e presente.
Un congresso per la pace dal 424 a.C. al 2024
La prima tappa di questo ambizioso progetto si terrà a Gela il 16 dicembre, dove sarà simbolicamente “riconvocato” il Congresso sulla Pace di Gela, evento storico del 424 a.C., riletto alla luce delle sfide odierne. Questo incontro mira a riaffermare la centralità del Mediterraneo come luogo di dialogo e convivenza tra i popoli, con un forte richiamo alla necessità di porre fine a guerre e genocidi, e di garantire il primato dei diritti umani.
L’evento, organizzato in collaborazione con le associazioni “Un’altra Storia – Convenzione dei diritti del Mediterraneo”, “Ex Allievi Liceo Classico Eschilo di Gela”, e l’Archeoclub di Gela, vedrà la partecipazione di figure istituzionali di rilievo come il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, l’assessore alla Cultura di Siracusa Fabio Granata e docenti universitari di fama internazionale.
Giovani protagonisti della memoria
Durante la giornata del 16 dicembre, gli studenti del Liceo Classico Eschilo di Gela metteranno in scena una drammatizzazione del “Congresso”, dimostrando come le giovani generazioni possano essere custodi attive della memoria storica. Questo approccio mira a radicare nei giovani la consapevolezza delle proprie radici culturali e a coinvolgerli nella costruzione di un futuro più consapevole.
Un convegno su Eschilo a Siracusa
La seconda tappa del progetto si svolgerà a Siracusa nel mese di gennaio, con un convegno dedicato alla figura di Eschilo, poeta tragico dell’antichità, legato a entrambe le città. Siracusa e Gela, infatti, condividono un passato glorioso, segnato dalla figura di Eschilo e dalla comune eredità della Magna Grecia.
Un messaggio di rinascita per due città ferite
Gli assessori Altamore e Granata hanno sottolineato come questo gemellaggio sia un’occasione per riscoprire rapporti culturali fecondi tra due città che hanno subito le trasformazioni dell’industrializzazione e della modernità. “Attraverso la memoria storica e il coinvolgimento delle giovani generazioni, in particolare dei Licei Classici, possiamo contribuire a costruire una prospettiva all’altezza della nostra storia più antica e nobile.”
Un progetto di respiro mediterraneo
L’iniziativa va oltre il semplice evento culturale, ponendosi come un vero e proprio progetto di rinascita culturale e identitaria, con un respiro mediterraneo e una visione di pace e diritti. Siracusa e Gela si propongono così come esempi di città in grado di utilizzare la propria storia millenaria per affrontare le sfide del presente e contribuire alla costruzione di un futuro più giusto e sostenibile.
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