20 Febbraio 2025

Siracusa, “Home”: l’arte che dà voce alle periferie

Domenica 23 febbraio presso l’auditorium Confalonieri dell’omonima parrocchia in via Luigi Foti a Siracusa, Dance Project presenta “Home Liberi di ascoltarsi” con due spettacoli alle ore 18:00 e replica alle ore 20:30.

“Home” è un gruppo di lavoro composto da giovani artisti, un progetto che nasce dal desiderio di portare l’arte nelle periferie, luoghi emarginati. La scelta del quartiere Mazzarrona persegue questo obiettivo: sensibilizzare e valorizzare spazi della città che troppe volte, restano in secondo piano e che invece bisognano di avere più attenzione specialmente dal punto di vista artistico.

Lo spettacolo che vede in scena giovani artisti è il risultato di un complesso lavoro di produzione, con la regia del maestro coreografo Siracusano Jvan Bottaro, testi di Nunzio Ianniello costumi ideati e curati da Angelo Spampinato e realizzati da Majoca, una sinergia artistica dove ogni dettaglio risponde ad una esperienza profondamente significativa.

Nel cast Aurora Basilica, Carla Tomarchio, Anna Corso, Monica Cicero, Fabie Pheobe Piazzese, Anastasia Visicale, Sarah Zivillica, Nicole Tarascio, Alan Barbagallo, Giuseppe Satornino, Simone Sarcià.
Presenta Nelli Montalto

“Home” non è solo uno spettacolo di danza e teatro, ma un viaggio attraverso la periferia e le sue storie, un intreccio di memoria, emozioni e rinascita. La periferia non è solo un margine, ma un luogo vivo, ricco di storie e di sogni che meritano di essere raccontati. L’arte diventa strumento di riscoperta e trasformazione, portando luce e consapevolezza dove lo sguardo spesso non si posa per dare nuova voce a spazi e storie troppo spesso ignorati.

“Home è il luogo della nostra mente sopraffatta dalle emozioni, dai ricordi e dalla solitudine” – ci racconta Nunzio Ianniello autore dei testi, – “è il nostro rifugio, dove trovare la forza di liberarsene, per rinascere. Un caleidoscopio di emozioni dove il difficile rapporto realtà/percezione si scontra quando ci troviamo ad affrontare noi stessi”.

Quello che fanno questi giovani artisti è inclusione sociale e coinvolgimento della comunità. Attraverso queste forme d’arte, gli abitanti possono essere coinvolti attivamente nella trasformazione del proprio quartiere. Questo rafforza il senso di appartenenza, stimola la creatività e offre occasioni di formazione per giovani e adulti. La partecipazione attiva della cittadinanza è una denuncia contro la povertà, la disoccupazione, la criminalità e l’abbandono istituzionale di realtà periferiche che di contro, reclamano a gran voce il diritto di vivere in una città inclusiva.

Stefano Gugliotta

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