Domenica 23 febbraio presso l’auditorium Confalonieri dell’omonima parrocchia in via Luigi Foti a Siracusa, Dance Project presenta “Home Liberi di ascoltarsi” con due spettacoli alle ore 18:00 e replica alle ore 20:30.
“Home” è un gruppo di lavoro composto da giovani artisti, un progetto che nasce dal desiderio di portare l’arte nelle periferie, luoghi emarginati. La scelta del quartiere Mazzarrona persegue questo obiettivo: sensibilizzare e valorizzare spazi della città che troppe volte, restano in secondo piano e che invece bisognano di avere più attenzione specialmente dal punto di vista artistico.
Lo spettacolo che vede in scena giovani artisti è il risultato di un complesso lavoro di produzione, con la regia del maestro coreografo Siracusano Jvan Bottaro, testi di Nunzio Ianniello costumi ideati e curati da Angelo Spampinato e realizzati da Majoca, una sinergia artistica dove ogni dettaglio risponde ad una esperienza profondamente significativa.
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Nel cast Aurora Basilica, Carla Tomarchio, Anna Corso, Monica Cicero, Fabie Pheobe Piazzese, Anastasia Visicale, Sarah Zivillica, Nicole Tarascio, Alan Barbagallo, Giuseppe Satornino, Simone Sarcià.
Presenta Nelli Montalto
“Home” non è solo uno spettacolo di danza e teatro, ma un viaggio attraverso la periferia e le sue storie, un intreccio di memoria, emozioni e rinascita. La periferia non è solo un margine, ma un luogo vivo, ricco di storie e di sogni che meritano di essere raccontati. L’arte diventa strumento di riscoperta e trasformazione, portando luce e consapevolezza dove lo sguardo spesso non si posa per dare nuova voce a spazi e storie troppo spesso ignorati.
“Home è il luogo della nostra mente sopraffatta dalle emozioni, dai ricordi e dalla solitudine” – ci racconta Nunzio Ianniello autore dei testi, – “è il nostro rifugio, dove trovare la forza di liberarsene, per rinascere. Un caleidoscopio di emozioni dove il difficile rapporto realtà/percezione si scontra quando ci troviamo ad affrontare noi stessi”.
Quello che fanno questi giovani artisti è inclusione sociale e coinvolgimento della comunità. Attraverso queste forme d’arte, gli abitanti possono essere coinvolti attivamente nella trasformazione del proprio quartiere. Questo rafforza il senso di appartenenza, stimola la creatività e offre occasioni di formazione per giovani e adulti. La partecipazione attiva della cittadinanza è una denuncia contro la povertà, la disoccupazione, la criminalità e l’abbandono istituzionale di realtà periferiche che di contro, reclamano a gran voce il diritto di vivere in una città inclusiva.
Stefano Gugliotta
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