Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta con cui L’Osservatorio Civico Siracusa, per voce del Presidente Salvo Sorbello e dei vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone, chiedono al DG dell’Asp Alessandro Caltagirone di avere notizie sull’apertura del nuovo padiglione all’Umberto I e di non trasferire il reparto di Urologia a Lentini
Gentile Direttore,
abbiamo accolto la sua nomina commissariale, tradotta oggi in una conferma come Direttore Generale, con sentimenti di fiduciosa speranza, in considerazione delle molteplici criticità che affliggono da anni la sanità del capoluogo e dell’intera provincia e registrato il suo entusiasmo nel cominciare ad agire.
Nel mese di Febbraio apprendevamo, dalle sue stesse dichiarazioni, che l’apertura del nuovo padiglione dell’Ospedale Umberto I (i cui lavori furono consegnati nel lontano Aprile 2021 e conclusi un anno fa) sarebbe stata imminente: tempo previsto 15 giorni, poiché tutto era stato ultimato e si attendeva, a suo dire, il solo collaudo.
Ad oggi il nuovo padiglione è ancora chiuso e non se ne conoscono le ragioni. Ci consenta di considerare cinque mesi un tempo sovrabbondante per ultimare gli adempimenti.
Un’altra, pesante tegola sembra cadere ora sulla sanità siracusana: il possibile trasferimento del reparto di Urologia, l’unico esistente nell’ambito provinciale(e forse anche quello di chirurgia vascolare) addirittura a Lentini, al fine di intervenire per dei lavori di messa in sicurezza.
Possiamo anche comprendere che non si trovi spazio all’interno dell’Umberto I (un’altra conferma, se ci fosse bisogno, dell’urgenza di un nuovo ospedale) ma ci chiediamo se qualcuno si è posto la domanda su come i pazienti del capoluogo e dei vari comuni della provincia (pensiamo soprattutto a quelli della zona sud e di quella montana) potranno raggiungere il lontano ospedale di Lentini, che peraltro si trova pure fuori dal centro abitato.
Le chiediamo pertanto di svolgere tutte le azioni possibili per individuare nel nostro capoluogo i locali adatti per ospitare temporaneamente il reparto di urologia ed evitare che i pazienti siano costretti a trovare più conveniente rivolgersi alle limitrofe Catania e Ragusa, se non addirittura dover rinunciare del tutto alla cura.
E allo stesso tempo torniamo a chiederle di mettere fine ai pesanti disagi di parecchie centinaia di pazienti, facendo finalmente rientrare il reparto di oncologia a Siracusa.
Noi crediamo fermamente nella collaborazione proattiva del territorio con le Istituzioni, tant’è che fin dal suo insediamento Le chiediamo quella stessa interlocuzione che abbiamo avuta con altre Autorità, a partire dal Prefetto e dall’Arcivescovo. Restiamo fermamente convinti che sia indispensabile un dialogo costruttivo, anche per individuare le soluzioni migliori per i cittadini in merito alla cura della loro salute.
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