L’anno scolastico a Siracusa comincia senza Asacom, e cioè il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione delle persone con disabilità
Un tema, sia quello dell’infanzia e sia quello della disabilità, molto caro al movimento “Civico 4” che da sempre punta alla difesa dei diritti dei bambini (ai quali augura buon anno scolastico).
“Sono 300 i bambini tra scuola della materna, primaria e secondaria di primo grado che non vedono, erogato a partire dal primo giorno di scuola, il fondamentale servizio di assistenza alla comunicazione”. – dice il leader del movimento Michele Mangiafico
Eppure, dopo un’attenta analisi, Mangiafico spiega: “Abbiamo verificato che al capitolo 19023.1 denominato “Spese di gestione servizio assistenza scolastica portatori H Asacom”, proposto dall’Amministrazione e approvato con la delibera del Commissario straordinario n. 6 del 08/02/2023, si trovano 1.337.000,00 mila euro, ma in un misto di indolenza e negligenza l’attuale Amministrazione comunale volge lo sguardo dall’altra parte di fronte ai diritti dei più deboli e dei più piccoli. O, ancor peggio, cerca di risparmiare sui diritti sociali per recuperare risorse economiche per pagare debiti che non hanno copertura? Sui diritti sociali delle persone con disabilità non si scherza.”
“Purtroppo, l’Amministrazione comunale – conclude Mangiafico – non si è fatta trovare pronta a questo importante appuntamento, marcando ancora una volta la distanza tra le parole vuote sui diritti dell’infanzia e la capacità di declinare concretamente nell’azione amministrativa l’idea di una città a misura dei più piccoli della nostra comunità”.
” È di una certa rilevanza che il servizio Asacom abbia inizio sin dai primi giorni di scuola – ha detto in diretta social Micaela Garofalo , insegnante e madre di un bambino in attesa del servizio – è bene dare a tutti i bimbi, soprattutto ai bimbi con diagnosi, il giusto supporto sin da subito. Spesso non c’è continuità per le docenti di sostegno e per quelle curricolari, per cui i bambini con diagnosi e le loro famiglie ogni anno si ritrovano a dover cominciare tutto daccapo: conoscenza, strategie da utilizzare. La figura dell’Asacom invece è ad personam e viene scelta dai genitori, per cui, si spera, a seguito di un percorso fatto insieme, dove si da priorità all’empatia nei confronti del bimbo con diagnosi, si ritiene fondamentale la sua presenza sia dai primi giorni di scuola “.
” L’Asacom – ha detto Michela Sanzaro in diretta social – lavora in stretta collaborazione con gli insegnanti, il personale scolastico e le famiglie per identificare le esigenze specifiche degli studenti e sviluppare piani personalizzati. Figura professionale altamente qualificata che si occupa di supportare gli individui con disabilità e le loro famiglie, necessaria per raggiungere l’autonomia nella vita quotidiana e nella comunicazione. Essendo un servizio di assistenza agli alunni con disabilità è di competenza degli enti locali ovvero del comune, che ha l’obbligo in conformità con la legge 104/92 di fornire un assistente specializzato. In caso contrario,il diritto all’istruzione sancito dalla stessa legge risulterebbe violato “
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