Il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini continua ad essere declinato al femminile. La Commissione di valutazione opere in concorso, presieduta dal professore Antonio Di Grado, ha infatti proclamato vincitrice della XXII edizione del Premio Vittorini Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata”, Einaudi. Questa la motivazione della Commissione: “Abbandonata a otto mesi su un prato di Villa Borghese, cinquant’anni dopo Maria Grazia Calandrone va alla ricerca dei suoi genitori biologici, morti suicidi nel Tevere, compiendo uno straordinario e commovente viaggio dentro di sé e dentro la storia di quegli anni, gli anni sessanta, facendo emergere problematiche quanto mai attuali: la questione femminile, infatti, affiora in ogni pagina, ma non è mai esposta sopra le righe. Tenendo sempre a bada l’autobiografismo, con la finezza e l’eleganza del suo essere poeta, Calandrone ci narra la sua dolente e insieme coinvolgente indagine e ci offre toccanti pagine di bella scrittura”.
Maria Grazia Calandrone ha avuto la meglio su Giuseppe Lupo, finalista con “Tabacco clan”, Marsilio, e su Matteo Nucci autore di “Sono difficili le cose belle”, HarperCollins.
A consegnare i riconoscimenti alla vincitrice e ai finalisti sono stati è l’assessore alla cultura della Città di Siracusa Fabio Granata, il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e il vicepresidente dell’associazione Vittorini-Quasimodo Vittorio Muscia.
Menzione speciale a Veronica Tomassini (assente alla cerimonia finale per via di concomitanti e non differibili impegni) che ha catturato l’attenzione e il consenso della Commissione con “L’inganno”, La nave di Teseo.
A parlare al femminile in questa edizione 2023 è stato anche il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, assegnato dalla Commissione alla casa editrice Le Fate di Ragusa. Sul palco, a ritirare il riconoscimento, l’editrice Alina Catrinoiu.
La cerimonia di chiusura del XXII Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini – IV Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, coordinata sul palco dal vicedirettore di Radio 24 Sebastiano Barisoni, si è svolta nello splendido scenario del Teatro Massimo della Città di Siracusa. Sul palco è salito anche Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, che ha intrecciato ricordi e memorie delle famiglie Vittorini e Quasimodo.
Nel segno della passione e dell’impegno civico un riconoscimento dell’Amministrazione Comunale di Siracusa è andato a Frank Samaraweera, ingegnere dello Sri Lanka siracusano da trent’anni, impegnato in un’attività di sensibilizzazione e pulizia dai rifiuti abbandonati in pezzo di territorio cittadino.
Il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini è stato promosso dall’associazione culturale Vittorini-Quasimodo e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa con il supporto di Confindustria Siracusa e la partecipazione di Ance Siracusa
Aggiungi un commento