Il 28 marzo i lavoratori metalmeccanici incroceranno nuovamente le braccia per otto ore, con l’obiettivo di riaprire il tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl). Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, che chiedono a Federmeccanica di riprendere il confronto sulla base della piattaforma unitaria già approvata dai lavoratori.
Secondo i sindacati, il rinnovo contrattuale è fondamentale per garantire aumenti salariali, migliori condizioni di lavoro e una maggiore tutela dei lavoratori, soprattutto in un contesto economico complesso come quello attuale. Finora, le mobilitazioni e gli scioperi già effettuati avrebbero dimostrato una forte adesione da parte dei lavoratori, segno – affermano Fim, Fiom e Uilm – di una determinazione diffusa nel sostenere le richieste sindacali.
Tra le principali rivendicazioni, i sindacati sottolineano la necessità di ottenere aumenti salariali superiori al tasso d’inflazione, contrastare la precarietà attraverso una riduzione dell’orario di lavoro e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, viene posto l’accento su una “giusta transizione” che coniughi tutela ambientale, occupazione e sviluppo industriale.
In Sicilia, la mobilitazione avrà un momento centrale con una manifestazione regionale a Siracusa: un corteo partirà dalla portineria ovest dell’ENI per concludersi in piazza dell’Autonomia Comunale a Priolo Gargallo. Alla manifestazione parteciperanno metalmeccanici provenienti da tutte le province siciliane, oltre a rappresentanti delle strutture regionali e nazionali dei sindacati.
Federmeccanica, dal canto suo, non ha ancora dato segnali di apertura sulla ripresa delle trattative. Resta dunque da vedere se lo sciopero del 28 marzo contribuirà a sbloccare il negoziato o se il confronto tra le parti resterà in fase di stallo.
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