In base all’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ogni profugo in fuga dalla guerra in Ucraina, anche se proveniente da un Paese terzo, avrà diritto in Italia ad un contributo di 300 euro per un massimo di tre mesi, mentre per ogni minore lo stanziamento è di 150 euro. Questo il canale della sistemazione autonoma che varrà per circa 60 mila profughi su 75 mila, di cui 30 mila sono bambini. E’ rivolta a loro l’iniziativa della Consulta Civica di Siracusa presentata nella sede del Siulp, il Sindacato italiano unitario lavoratori polizia, nata dalla collaborazione con l’Ufficio immigrazione della Questura di Siracusa ed in particolare con il segretario provinciale del Siulp, Tommaso Bellavia.
A partire dal 24 febbraio 2022, i profughi ucraini in Italia, trascorsi i 90 giorni senza necessità di visto, possono richiedere il permesso di soggiorno valido “per protezione temporanea”, che avrà la durata di un anno e sarà prorogabile di altri sei mesi più sei, per un massimo di ulteriori 12 mesi. Alcuni di essi sono a Siracusa da diverso tempo. Per aiutarli nel loro percorso all’interno della comunità siracusana la nuova App potrebbe essere un modo per accedere ai servizi in maniera celere. “E’ il risultato di un mese di esperienza sul campo – spiega Damiano De Simone, presidente della Consulta Civica di Siracusa – uno strumento che apre le porte ad un percorso di inserimento sociale attraverso l’erogazione di servizi utili offerti in regime di pronto soccorso umanitario come la richiesta di: permesso di soggiorno, tessera sanitaria, aiuti alimentari a famiglie-rifugio, assistenza legale e cure specialistiche. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità all’accoglienza dei cittadini ucraini attraverso i consolati. Siamo stati contatti dai cittadini ucraini che sono inseriti in organizzazioni umanitarie, abbiamo girato i vari uffici con loro ed è stato lì che abbiamo capito quali sono le esigenze di queste persone sul territorio. Abbiamo diviso l’App in due sezioni, una dedicata all’assistenza e una all’integrazione. L’App è stata creata da un tecnico della Consulta, si può scaricare dal sito della Consulta. Non la stiamo effettivamente pubblicizzando perché essendo destinata ai cittadini ucraini, la diamo in dotazione direttamente alle famiglie che ospitano i rifugiati. Dall’inserimento all’integrazione, quindi, con la possibilità di accesso gratuito a laboratori sociali ed attività culturali e sportive, una lista di mediatori culturali, scuole di italiano per adulti e inserimento scolastico per minori.
Un giorno vogliamo estendere l’App a tutta la comunità multietnica – commenta Damiano De Simone – attraverso l’erogazione di servizi a garanzia dei principi di uguaglianza ed equità socio-economica, tenuto conto del disagio in cui versano numerose famiglie residenti di varia etnia ed estenderla anche alle famiglie siracusane disagiate. Alle famiglie disagiate verranno garantiti i diritti di accesso ad alcuni servizi fondamentali, in quanto cittadini residenti. In questo modo tuteliamo la dignità e i diritti di pari opportunità di tutti”.
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