Non sembra ancora funzionare come dovrebbe, soprattutto a causa delle errate modalità di conferimento da parte degli utenti, il servizio di raccolta dei vestiti e degli accessori rimodulato recentemente a Siracusa dall’amministrazione comunale. Nonostante la rimozione, avvenuta nei mesi scorsi, dei cassoni dalle vecchie postazioni ed il tentativo di scoraggiare coloro i quali, vicino a tali aree, abbandonavano ogni tipo di rifiuti, l’assessore all’Igiene pubblica, Salvo Cavarra, si trova infatti a dover subito mettere in campo altre soluzioni anti-abbandono. E questo a poche settimane dalla definizione delle nuove postazioni, che, tra l’altro, oggi più che mai sono chiaramente segnalate e delimitate in diversi punti della città, dai parchi pubblici fino ad altre zone in cui il conferimento dovrebbe risultare molto più semplice.
Un problema che, dunque, come spesso accade in questi casi, è riconducibile principalmente ai cittadini, i quali, trovandosi di fronte ai contenitori già colmi di vestiti, non si preoccupano affatto di sporcare e ne lasciano degli altri per terra contribuendo a creare una situazione di degrado (oltre ai fastidi per chi vive o si trova a passare nei dintorni delle aree). Senza dimenticare che può essere proprio questo, nella maggior parte dei casi, il preludio alla nascita di una nuova discarica, come quelle che del resto si trovavano in città fino a pochissimo tempo fa (ben 55 in totale) e che l’amministrazione ha già provveduto ad eliminare. Ma l’obiettivo, naturalmente, è quello di non arrivare nuovamente ad una situazione di tal genere.
Le postazioni per il conferimento degli abiti usati un po’ più “critiche” e sempre “piene”, per ora, appaiono soprattutto quelle del Centro Comunale di raccolta della Targia, quella di via Italia 103 e del parco dei Marinaretti di viale Regina Margherita. Il servizio, che era nato con l’intento di conferire maggior decoro alla città, deve dunque essere rivisto per poter funzionare al meglio. Cosa che, assicurano dal Comune, avverrà in tempi brevissimi. Anche i siracusani, comunque, hanno il dovere di fornire il loro contributo segnalando i disservizi eventuali nelle varie zone, e, soprattutto, rispettando quelle che sono le corrette modalità di conferimento e di utilizzo del servizio di raccolta.
“Avevamo posizionato i nuovi cassoni in delle aree recintate, e, spesso, video sorvegliate, – spiega l’assessore all’Igiene urbana e al verde pubblico, Salvo Cavarra – proprio al fine di disincentivare l’abbandono degli indumenti al di fuori dei contenitori. Evidentemente, però, la cosa non è stata del tutto recepita nonostante i contenitori fossero stati disposti all’interno di parchi, scuole e nelle circoscrizioni proprio al fine di evitare di essere preda di abbandoni. Fortunatamente, comunque, ciò è accaduto soltanto per quanto riguarda il tessile e l’abbigliamento. Per il resto, infatti, le cose stanno andando molto meglio e la città appare decisamente più pulita. Servirebbe soltanto, da parte degli utenti, – aggiunge Cavarra a proposito della raccolta degli indumenti usati – la delicatezza ed il buongusto di comprendere che, quando i cassoni sono pieni, non bisogna lasciare i vestiti e i sacchetti per terra”. Cavarra, comunque, ha anche annunciato in anteprima che il servizio, da dicembre, dopo una fase di “monitoraggio”, verrà potenziato, prevedendo ben tre passaggi settimanali per lo svuotamento (il lunedì, mercoledì e venerdì). “Inoltre inseriremo man mano 30 nuovi contenitori, e, soprattutto nei parchi, l’ambientale girerà in borghese per sanzionare i contravventori. Si tratta, ne siamo convinti, di un ottimo servizio – conclude – e l’auspicio è che la cittadinanza possa realmente comprenderlo e utilizzarlo al meglio”.