Anche le ruspe per abbattere alcune baracche in legno diventate ormai punto di riferimento per la piazza dello spaccio di via Santi Amato.
L’operazione, coordinata dalla Questura in sinergia con il personale del Settore Ambiente e Igiene Urbana insieme a quello del Dipartimento Veterinario dell’Asp e dell’Enel E-Distribuzione, è stata decisa al termine del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di qualche settimana fa. I dettagli sono stati successivamente definiti in un tavolo tecnico convocato in Questura.
Le ruspe hanno abbattuto due manufatti in legno, presumibilmente costruiti con materiale di risulta, che occupavano una superficie di circa 45 metri quadri e con un’altezza di 2 metri e mezzo.
All’interno un monitor TV alimentato attraverso un allaccio irregolare alla corrente dell’illuminazione pubblica.
Le baracche, secondo quanto accertato dagli uomini della Polizia, costituivano la base logistica per la vendita di stupefacenti. Turni continui, h24, per garantire la fornitura anche notturna ai consumatori.
Inoltre, una delle baracche era stata adibita al ricovero di 41 piccioni viaggiatori.
I medici veterinari, presenti sul posto, hanno verificato che i volatili risultavano registrati e, pertanto, è stato contattato il titolare per il recupero degli uccelli, anche grazie al coinvolgimento dell’associazione colombofila locale.
Il proprietario, già conosciuto alle forze di polizia, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per invasione di terreno pubblico atteso che l’intera area interessata è di proprietà comunale.
Il personale dell’Enel, inoltre, ha proceduto anche alla verifica degli allacci abusivi per la fornitura di energia elettrica in tutte le palazzine di Via Santi Amato.
Al termine dei controlli, sono state denunciate 10 persone per il reato di furto di energia.
Infine, la società addetta al servizio di rimozione dei rifiuti ha provveduto a rimuovere, su disposizione del Comune, tonnellate di materiale ingombrante (come materassi, servizi sanitari dismessi, lastre d’acciaio, chili di spazzatura gettata indistintamente nei mastelli dell’indifferenziata), ripulendo così l’intera area ed eliminando una vera e propria discarica a cielo aperto sul suolo pubblico.
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