Duro attacco di Vincenzo Vinciullo di Prima l’Italia all’amministrazione comunale di Siracusa, rea di non esssere intervenuta – come la precedente – sull’ex Convento regio, la ex Chiesa di “San Domenico” e la scuola di via del Nome di Gesù che versano in uno stato di desolato e vergognoso abbandono, alla mercé di quanti la vogliono utilizzare e depredare. Nel mese di marzo del 2019, il convento, la chiesa e la scuola sono stati riaperti al pubblico e i cittadini hanno potuto ammirare ed apprezzare il valore storico e monumentale dell’immobile, che è un gioiello dell’architettura religiosa regionale e nazionale.
!I lavori, iniziati nel 2007 quando ero Assessore alla Ricostruzione – spiega Vinciullo – sono fermi da anni, senza che l’Amministrazione “Garozzitalia!, ora solo Italia, abbia fatto qualcosa per concluderli e restituire ai cittadini il regio convento e la ex Chiesa annessa, oltre alla scuola di via del Nome di Gesù. L’Arma dei Carabinieri, che condivide l’edificio, ha restaurato, già da tempo, la parte di sua competenza, l’Assessorato Comunale alla Ricostruzione, quando era retto da me, ha consolidato e reso agibile i locali destinati alla mensa della Caritas di via del Nome di Gesù” .”L’edificio, nella programmazione dell’Amministrazione Comunale del 2004, quando ero Vicesindaco, doveva diventare il Palazzo della Musica ed ospitare, quindi, la Scuola Media di Ortigia, ad indirizzo musicale, la Banda musicale della Città di Siracusa, l’Istituto Musicale “Serafino Pritera” e il Liceo Musicale di cui quell’anno, per la prima volta, fu chiesta al Ministero della Pubblica Istruzione l’istituzione nella nostra provincia, dopo aver firmato una convenzione con l’Istituto “Bellini” di Catania”.
“Dal 2013 ad oggi , non sono arrivati i privati, non è arrivata la Film Commission ma, sopratutto, non sono state spese le risorse che l’attuale Amministrazione Comunale ha ereditato da quando ero assessore. Gli attuali amministratori dichiarano di amare Siracusa, di voler contribuire alla sua rinascita, di essere dediti fino a notte alla sua ricostruzione. Ma di quale ricostruzione parlano e di quale contributo pensano di essere gli autori?”.
“E in effetti – ha concluso Vinciullo – impegnati come sono ad inseguire cose futili, una per tutte il progetto miseramente naufragato di Siracusa Capitale della Cultura, non hanno avuto il tempo necessario per occuparsi dei beni monumentali e storici che appartengono alla nostra storia millenaria e al nostro popolo sventurato e sciagurato per avere scelto e riconfermato una simile inadeguata amministrazione civica”.
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