Un gruppo di cittadini residenti sull’isola di Ortigia ha dato vita al comitato “Ortigia Cittadinanza Resistente”, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il centro storico, sempre più minacciato da decisioni che ne compromettono la vivibilità e da un overtourism incontrollato che sta snaturando l’isola.
Il comitato, di cui fanno parte Davide Biondini, Corrado Giuliano, Mariella Muti, Vera Greco e centinaia di altri cittadini, si impegna a difendere i diritti dei residenti da troppo tempo sacrificati in nome di uno sviluppo turistico non sostenibile e che non tiene conto delle esigenze di chi abita Ortigia. Al centro del suo agire, il tentativo di instaurare un dialogo costruttivo con l’Amministrazione per trovare soluzioni condivise.
“Non solo dialogo – spiegano nella nota inviata alla stampa – ma anche pragmatismo e la scelta di opporsi a decisioni considerate inique e provvedimenti amministrativi illegittimi e irragionevoli da contrastare anche attraverso azioni legali”.
Inoltre il Comitato si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso eventi e manifestazioni per informare cittadini e istituzioni sulla difficile situazione in cui versa l’Isola di Ortigia e promuovere una maggiore consapevolezza riguardo l’importanza di un turismo sostenibile e rispettoso dell’identità dell’isolotto.
“Ortigia – si legge nella nota firmata da Ortigia Cittadinanza Resistente – è un tesoro, ma la sua vivibilità è sempre più a rischio a causa degli eccessi dell’overtourism e di scelte amministrative che sembrano favorire solo il turismo incontrollato, ignorando le necessità di chi abita l’isola. Vogliamo che Ortigia torni ad essere un luogo dove residenti e turisti possano coesistere armoniosamente, nel rispetto delle reciproche esigenze. Siamo pronti a collaborare con l’amministrazione, ma anche a far valere i nostri diritti che sono sempre più calpestati”.
Il comitato invita tutti i cittadini residenti interessati a partecipare attivamente alle iniziative e a unirsi alla causa per un’Ortigia più sostenibile e vivibile, per restituire l’isola ai suoi abitanti e farla tornare ad essere un luogo dove residenti e turisti possano coesistere armoniosamente, nel rispetto delle reciproche esigenze.
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