Sono sempre meno, a Siracusa così come nel resto della Sicilia ma anche nelle altre regioni italiane, le bambine a cui viene dato il nome Lucia. A dar rilievo a dei dati emblematici in tal senso è il presidente dell’Osservatorio civico di Siracusa, Salvo Sorbello, il quale ha sottolineato che “in città, così come nel Veneto, dove, ancora oggi, è santa Lucia a portare i regali e non la Befana o Babbo Natale, non solo nascono meno bambine ma vengono utilizzati molti altri nomi”. Anche la Chiesa, spesso, soprattutto nel periodo di Papa Benedetto XVI, aveva ed ha sottolineato l’importanza di dare ai bambini e alle bambine i nomi dei Santi del calendario e proprio quello di Lucia, la Santa Patrona cittadina, un tempo molto utilizzato, oggi non appare nemmeno tra i primi cinquanta più diffusi tra le bambine nate nel 2023.
Al contrario, nel 1999, soltanto venticinque anni fa, le cose andavano in maniera ben diversa: allora, riferendosi proprio al 1999, il nome Lucia veniva messo allo 0,53% del totale delle bambine nate in Italia mentre nel 2023 lo portano solo 554, ovvero lo 0,30% sul totale delle bambine nate nel nostro paese. La speranza, per il futuro, è legata al fatto che il culto legato alla Santa e le tradizioni ben radicate in molte città italiane, Siracusa su tutte, possa dar vita ad una maggiore diffusione del nome.
A tal riguardo, sempre secondo Sorbello, sarebbe auspicabile, pur nel rispetto della libertà di ciascuno, “che il Comune di Siracusa si facesse promotore di una campagna per favorire una maggiore diffusione del nome. Da parte mia, – ha concluso- l’augurio di vedere nascere tanti bambini e tante bambine e che ad alcune di esse venga dato il dolcissimo nome di Lucia”.