A distanza di alcuni mesi dall’affidamento del nuovo appalto per la manutenzione del verde pubblico a Siracusa, Lealtà e Condivisione per voce del suo presiedente Carlo Gradenigo fa emergere diverse criticità che sollevano interrogativi sull’efficacia delle scelte amministrative adottate. L’appalto, che avrebbe dovuto garantire maggiore efficienza e continuità nella gestione delle aree verdi cittadine, sembra invece aver creato una serie di problematiche che hanno avuto un impatto diretto sulla cittadinanza.
Tra i principali punti di criticità evidenziati dal movimento politico vi è la mancanza di uno studio preliminare sulle dotazioni tecniche necessarie per assicurare un servizio adeguato. Inoltre, la riduzione dei fondi a disposizione avrebbe portato all’esclusione di alcune aree sensibili, come le scuole, e alla necessità di stanziare successivamente ulteriori risorse per interventi specifici, come le potature degli alberi.
Un altro elemento controverso stigmatizzato da Gradenigo nel suo intervento riguarderebbe l’accettazione di un’offerta con un ribasso del 45%, che ha costretto la società aggiudicataria a rivedere le voci di costo per far quadrare il bilancio. Tale operazione avrebbero portato il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ad accogliere il ricorso della seconda classificata, bloccando di fatto l’assegnazione del servizio e creando una situazione di stallo.
£Il risultato è sotto gli occhi di tutti – scrive Gradenigo – erba alta 2 metri, li dove da capitolato dovrebbe essere mantenuta a 5cm e intere aree abbandonate, con i cittadini impegnati nei giorni scorsi ad improvvisarsi giardinieri.”
Un confronto con le gestioni precedenti evidenzierebbe che con le stesse risorse economiche, in passato era stato possibile ottenere risultati significativi, come la riqualificazione di aree verdi e l’installazione di impianti di irrigazione in diverse zone della città.
“Il nuovo bando – conclude l’ex assessore Carlo Gradenigo – era l’occasione per mettere a servizio tutto ciò potendo ristabilire le regole e gli strumenti, ma ancora una volta invece di fare un passo avanti si è combinato l’ennesimo pastrocchio amministrativo facendone tre indietro a danno di tutta la città”.
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