Monta la protesta in via Ierone I. I commercianti, insieme ad alcuni residenti, hanno avviato una petizione contro la pista ciclabile che, da via Agatocle, taglia tutta la via fino ad intersecarsi con via Carabelli.
Nonostante una prima lista di firme inviata al sindaco, questa mattina gli operai incaricati dei lavori hanno scaricato i blocchi che comporranno il cordolo. Nel frattempo i posti a disposizione della Guardia di Finanza sono stati spostati sulla destra eliminandone, così, altrettanti.
“Una scelta incomprensibile e che metterà in ginocchio tutti noi – ci dice un artigiano della zona – Una scelta calata all’improvviso su una strada che non è larga e che serve da sfogo per il traffico su Corso Gelone”.
Nella foto a destra lo stato attuale della via e come si presenterà tra qualche giorno. Un fotomontaggio che anticipa quale sarà lo spazio rimanente dopo la realizzazione della pista.
“Qui, in una giornata di pioggia, è il delirio – continua un barista della zona – Non riesco a capire come non abbiano pensato al rischio che si correrà in quelle giornate”.
In via Ierone I, oltre a panifici, supermercato, auto officine, pescheria, ferramenta, bar, anche il plesso dell’Istituto comprensivo “Lombardo Radice”. Zona intasata al mattino per l’ingresso dei giovanissimi alunni e all’uscita.
Il riferimento del commerciante è ai problemi che potrebbero sorgere in caso di soccorso. Mezzi di soccorso impossibilitati a passare in caso di imbottigliamento veicolare.
Il programma di realizzazione delle piste ciclabili continua. Una risposta alla petizione avviata in via Ierone I dovrà avere una risposta magari arricchita da una relazione estratta dall’idea di piano generale del traffico urbano dell’Amministrazione.
Intanto in via Ierone I qualcuno, in caso di mancata risposta da Palazzo Vermexio, non esclude ulteriori proteste.
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