Un ordigno rudimentale trovato sul parabrezza di un’autovettura, le indagini e la scoperta di uno scenario criminale con al centro lo spaccio di droga.
Nell’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa sono finiti in cinque. Sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione.
L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile che ha scoperto una piazza dello spaccio nella zona di viale dei Comuni.
Le indagini sono partite pochi mesi fa quando, sul parabrezza di un’autovettura, venne trovato un ordigno artigianale. La ricostruzione, la ricerca di un movente, le conoscenze del proprietario del mezzo. E proprio da quest’ultimo particolare, per gli uomini della Mobile, si è aperto un filone d’inchiesta inaspettato.
I poliziotti hanno ricostruito minuziosamente amicizie e conoscenze varie dell’uomo e tra queste è saltato fuori un giovane che li ha insospettiti.
Così, accertato che nessun collegamento legasse l’ordigno al traffico di droga come invece avvenuto in passato, gli investigatori hanno avviato una indagine parallela che li ha condotti in Viale dei Comuni, nella zona di Santa Panagia.
Proprio sotto i portici di una delle palazzine nei pressi dell’abitazione di uno degli organizzatori; cocaina e hashish, venivano venduti al dettaglio mediante l’utilizzo di pochi fidati pusher che ruotavano, con veri e propri turni di “lavoro”.
Inoltre, i due principali indagati, come riferiscono i poliziotti, si occupavano di organizzare l’attività illecita, gestendo il rifornimento della sostanza stupefacente ai diversi spacciatori, tenendo la contabilità, ed occupandosi anche della diretta cessione ai consumatori, insieme agli altri tre pusher.
Nel corso dell’indagine, sono state sequestrate oltre 200 dosi di cocaina già confezionata ed altri quantitativi sfusi di cocaina, crack ed hashish, unitamente a 1891 euro provento dell’attività di spaccio.
Durante le indagini anche il sequestro di una pistola a salve trasformata, però, in arma perfettamente funzionante con tre cartucce calibro 7.65. I due principali gestori dello spaccio l’avevano nascosta nel terrazzo condominiale di un edificio di Viale dei Comuni.
In carcere è finito un trentenne, la misura degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, è stata applicata nei confronti di un secondo indagato di 24 anni e la misura dell’obbligo di presentazione giornaliera entro le ore 16.00 alla Polizia Giudiziaria, è toccata ad altri tre uomini, rispettivamente di 22, 20 e 33 anni, tutti originari del capoluogo aretuseo.
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