Se, guardando gli ultimi risultati, può sembrare una partita abbordabile, almeno sulla carta, tanti sono i pericoli, a partire dalla voglia di rivalsa degli avversari ma anche dalla loro necessità di risalire in classifica e del clima non di certo semplice per gli azzurri, che nasconde la trasferta di domani pomeriggio, con il Siracusa impegnato sul campo dell’Acireale.
Lo sa bene mister Turati, che poco fa, in conferenza stampa, ha ricordato come gli acesi siano “una squadra fisica che, spesso, nel suo stadio e con i suoi tifosi, ha ottenuto dei risultati importanti”. Proprio i tifosi, in riferimento, naturalmente, a quelli aretusei, saranno i grandi assenti di domani (la sfida prenderà il via alle 14,30) data la disposizione che nei giorni scorsi ha sancito il divieto di trasferta per motivi di ordine pubblico.
“Stiamo molto bene ed intendiamo proseguirw la nostra marcia dopo le ottime prestazioni delle ultime partite, – ha aggiunto Marco Turati il quale ha ricordato anche di voler pensare solo alla sua squadra senza lasciarsi influenzare dalle “situazioni esterne che hanno poco a che vedere col Siracusa”. Il riferimento, probabilmente, è alla situazione che si è venuta a creare in relazione alla crisi dell’Akragas, che, in caso di ritiro, favorirebbe la Reggina in un’ipotetica nuova classifica che, al momento, vede i leoni saldamente in vetta a +6 sui diretti rivali.
A proposito di Reggina, gli amaranto giocheranno la loro gara casalinga della 25esima giornata del campionato di D al “Granillo”, con l’Enna. Inutile dire che i tifosi siracusani, oltre a sperare fortemente nella settima vittoria consecutiva della loro squadra, terranno d’occhio il risultato e l’andamento della gara della formazione calabrese.
Marco Petrolito
